Finite le feste si torna, purtroppo a rivivere l’incubo
Dopo l’interruzione, dovuta a urgenti lavori, Caltaqua aveva rimodulato il calendario facendo ben sperare per il futuro, con una turnazione a tre giorni.
Peccato, che come spesso capita, all’annunciato non corrispondano i fatti.
Già ieri molti residenti della zona Balate, hanno lamentato che, pur essendo il giorno indicato per ricevere l’acqua, i loro rubinetti sono rimasti a secco e molti condomini sono dovuti ricorrere alle autobotti a pagamento, 10,00€ a m3 contro l’1,22 del costo in bolletta, bollette che però continuano ad arrivare puntualmente nelle mail o nelle cassette postali dei nisseni.
Stamane la distribuzione doveva interessare il centro storico, ma, mentre scriviamo, ci segnalano una lenta distribuzione e a macchia di leopardo, come anche zone dove è arrivata ieri e ancora c’è, solita anomalia, più volte segnalata ma sempre negata.
Ma sono poche quelle in cui arriva mentre nella maggior parte delle vie, di acqua nemmeno l’odore.
Arrivata, anche se con bassa pressione, anche nella zone esterne del centro storico, un po’ come succedeva prima della messa in funzione delle pompe di sollevamento.
Prima delle feste, sia la zona Balate che centro storico erano divise in Centro Balate 1 e 2 e Centro storico alto e basso.
Ciò aveva consentito una quasi “normale” erogazione che, grazie anche alle pompe di sollevamento, finalmente attivate, faceva arrivare l’acqua anche in quelle zone dove l’acqua non era arrivata per ben 186 giorni, Poggio Fiorito e Niscima Alta, dove l’ultima erogazione del 2025 risale a giorno 1 gennaio, ben 9 giorni fa, altro che ogni 3 giorni.
Molti cittadini si stanno chiedendo se, l’aver unificato le zone, spossa essere la causa che non consente l’arrivo dell’acqua nelle loro zone, in particolar modo quelle che si trovano più in alto.
E’ inutile sottolineare la mancanza di comunicazione.
Chi ieri, ma anche stamane, ha provato a contattare gli uffici di Caltaqua, si è sentito rispondere che l’erogazione era in corso e che non sapevano perchè l’acqua in alcuni palazzi non arrivava.
Nessuna notizia arriva neanche dal comune, se non una “reprimenda” dell’assessore alla protezione civile Aiello, che, con un suo post su Facebook, invitava i cittadini a non fidarsi di quanto viene pubblicato sui social, essendo spesso delle fake news.
A questo punto vien logico rispondere che per evitare il diffondersi di notizie più o meno veritiere, sarebbe opportuno che, lui in primis, e l’amministrazione fornissero notizie certe, dettagliate e precise alla cittadinanza, cosa che invece non avviene e quanto successo sia ieri che oggi è l’ennesima dimostrazione che i cittadini sono lasciati da soli e costretti di conseguenza, per avere notizie, ricorrere ai social, così come anche si aspettano risposte sulla reale portata dei famosi pozzi, di cui tanto si è tanto parlato e visto in estate e caduti adesso nell’oblio più assoluto.
I nisseni attendono e pretendono risposte, non si può continuare a vivere all’oscuro di tutto aspettando, spesso inutilmente, l’arrivo dell’acqua….e siamo ancora a gennaio. Ad Maiora
