Dopo156 giorni (oltre 5 mesi) di non ricevere l’acqua dai rubinetti, tranne, forse per “sbaglio” un giorno, venir definiti terroristi e rischiare le manette a questo punto, sia consentito dire, che è un onore.
E’ da giorno 1 Agosto, emendamento approvato all’unanimità dal consiglio comunale, che sentiamo parlare delle pompe di sollevamento.
Caltaqua non le aveva, ci può stare, e le ha acquistate, dovevano arrivare entro settembre e così è stato, dovevano essere montate e rese attive entro ottobre, ma così non è stato.
Per quanto tempo ancora centinaia di famiglie devono sentirsi presi in giro, per quanto tempo devono assistere ai giochi politici dell’attaccarsi reciprocamente e mentre i cittadini rimangono “fregati” nel mezzo ?
Quante altre sedute di consiglio comunale e riunione di capigruppo devono tenersi per avere risposte concrete alle tante parole dette ?
Poi alla fine ci si stanca, ci si stanca anche di sentire il tutto e il contrario di tutto.
Il distacco dall’Ancipa, previsto per venerdì a sentire il nostro sindaco non influirà sulla turnazione, da terzo mondo, che al momento subiamo.
Maggioranza e opposizione si fronteggiano tra proposte presentate e ritirate e mancanza di discussione.
Abbiamo notizia che anche durante l’ultimo consiglio comunale, la capigruppo ha parlato della protesta dei consiglieri di opposizione, che avevano presentato proprio una mozione sulla carenza di comunicazione in merito alle opere svolte dall’amministrazione comunale per chiarire sui disagi idrici dei nisseni.
Dopo l’occupazione dell’aula, da parte dell’opposizione, sospesa in seguito all’annuncio della conferenza stampa di lunedì, che tutti hanno ascoltato con interesse
La conferenza stampa del sindaco, con il supporto dell’On.Mancuso e del presidente dell’Ati Massimiliano, con l’intervento del presidente del consiglio Bruzzaniti e la silente presenza dell’ass.Aiello, ha chiarito alcuni passaggi, non tutti, ma creato nello stesso tempo degli interrogativi.
Tutto bene, hanno ben spiegato che i pozzi suppliranno la chiusura dell’Ancipa.
Intanto pare che i consiglieri di opposizione Petitto, Dierna, Palermo, Cancelleri, Bellavia, Vagginelli, Turturici, Gambino e Scalia hanno deciso di rispondere, con un’altra conferenza stampa, domani alle 11 nella Sala Sturzo di Palazzo del Carmine.
Neanche a dirlo l’argomento sarà la crisi idrica.
Si spera facciano rilevare alcuni passaggi importanti, perchè delle volte un cittadino cerca di essere rispettoso della legge, ma entra in confusione, non per ignoranza propria, ma perchè è la politica a renderlo tale.
Si chieda di chiarire in primis la contraddizione tra l’ordinanza del 31 ottobre, che chiaramente indica in massimo 100 litri il prelievo dai silos, sono preciste anche multe per i trasgressori, e le parole pronunciate dal sindaco, che dice chiaramente che si potrà prelevare “liberamente”, “se ne servono 80, 100 o 120 litri si prelevino”.
Non vorremmo che qualche cittadino, particolarmente “assetato”, prelevandone oltre il limite stabilito dell’ordinanza e fidandosi delle parole del sindaco, venga poi multato per aver disobbedito all’ordinanza, come successo mesi fa.
Poi chiedano anche conto delle pompe di sollevamento, utili a chi da oltre 5 mesi non riceve l’acqua corrente, utili anche per chi abita nei piani più alti.
Cara politica tutta, i cittadini con il voto si sono affidati a voi, già questi battibecchi non piacciono, ma se almeno servissero a risolvere i problemi, sarebbe un gran bel risultato.
Questo gioco del ping pong non piace a nessuno, ci si impegni ad affrontare i problemi e magari risolvere alleviando i tanti disagi.
Nessuno vuol remare contro perchè “schierato dall’altra parte”, qui si chiede chiarezza e non discussioni per attaccarvi tra di voi, come nessuno si augura che le parole dette non trovino da venerdì in poi riscontri effettivi.
I nisseni sono veramente stanchi di sopportare oltre ai disagi anche altro.
Si faccia chiarezza su tante cose, perchè ad essere confusi e disorientati non sono solo tra i cittadini, ma forse anche in voi e questo è quello che preoccupa maggiormente. Ad Maiora