sua nazionalità italiana. Le scuole devono essere coinvolte, per invitare i giovani a riflettere non solo su questi eventi storici, ma sulle conseguenze che porta con sé la violenza. La violenza è un aspetto da rigettare, a prescindere dalla provenienza, mentre ai nostri giovani dobbiamo trasferire i valori della vita, della rettitudine e della civiltà. Per l’anniversario delle vittime delle foibe del 10 febbraio saremo presenti come Amministrazione e cercheremo di coinvolgere le scolaresche per dare ancora volta un segnale in questo senso”.
“Oggi l’amministrazione comunale ha voluto essere presente a questa iniziativa in ricordo dell’eccidio che ha visto martire Norma Cossetto – ha dichiarato il vicesindaco e assessore alla cultura Giovanna Candura -. Una pagina dolorosa, vile e vergognosa che deve farci riflettere sul valore della vita e sulla gravità degli eccidi di qualsiasi colore politico essi siano”.
“È un onore partecipare a una cerimonia che riconosce il sacrificio di un martire italiano – ha dichiarato il presidente del Consiglio comunale Gianluca Bruzzaniti -. Il nostro ruolo, come istituzioni, è anche quello di tramandare alle generazioni future il ricordo dei veri miti, degli eroi della Patria”.
“Bellissima manifestazione che l’amministrazione con mia direttiva ha subito sposato – ha dichiarato l’assessore agli eventi, Salvatore Petrantoni. Da più di dieci anni il triste eccidio delle foibe risiede nei miei pensieri e nella mia azione civica. La via intitolata a Luigi Bruno, nostro concittadino martire infoibato, oltre all’albero di ulivo piantumato già da tempo a Villa Monica con l’impegno di Caltanissetta Protagonista, sono state azioni importanti ed educative per far conoscere alla città una parte di storia relegata per troppo tempo nell’oblio”.
“Il ricordo di oggi è l’occasione per ribadire il concetto di memoria storica che ogni studente deve avere – ha aggiunto l’assessore alla Pubblica Istruzione Vincenzo Lo Muto. Il dramma delle foibe è stato a lungo dimenticato, la scuola ha il dovere di aiutare gli alunni a riflettere su questi eventi per educare al rispetto dell’altro ed evitare che possano ripetersi”.