Essere evacuati dalla propria casa, essere costretti a lasciare ricordi, comodità, affetti e effetti personali, affrontando un futuro incerto, è sicuramente una della cose più terribili che possa capitare ad una persona. L’augurio è che tutti possano rientrare al più presto nelle loro abitazioni, dove poter trascorre un sereno Natale.
A queste famiglie va la massima solidarietà e vicinanza della nostra redazione, che rimane a disposizione per qualsiasi iniziativa possa essere di aiuto a queste famiglie.
Pur essendo due situazioni ben diverse, giusto precisarlo per prevenire sterili critiche e accuse di insensibilità, va ricordato alla politica tutta, qualora se ne fossero dimenticati, che ci sono altri cittadini, migliaia, che vivono da mesi una situazione di forte disagio e che definire allucinate, paradossale e assurda è dire poco.
Chiaramente meglio la carenza di acqua che l’essere evacuati, ma ciò non deve far dimenticare che i cittadini tutti meritano lo stesso rispetto e la stessa attenzione.
“La nostra città sta attraversando un momento di difficoltà, segnato dall’evacuazione di 41 persone, tra cui famiglie con bambini, costrette a lasciare le proprie abitazioni a causa di gravi criticità strutturali.
A tutte le famiglie sfollate va il mio abbraccio più sincero e l’impegno dell’Amministrazione a sostenerle con ogni mezzo possibile. Questo è il momento di stringerci come comunità, di fare squadra e di dare prova del cuore grande che da sempre caratterizza i nisseni. Insieme supereremo anche questa difficoltà
“
Questo il post, pubblicato sul profilo Facebook dall’assessore alla protezione civile Oscar Aiello.
Ovviamente il post non può che essere apprezzabile e condivisibile, chi mai direbbe il contrario.
Il discorso va però oltre e ci fa piacere rivederlo in giro, visto che lo si dava ormai per “disperso”; voci non confermate lo davano addirittura prossimo al “licenziamento”, o come si dice in politica al “ritiro delle deleghe”, non avendolo più visto e sentito proferire parola nè sulla crisi idrica, nè sui numeri di telefono per le autobotti, non più attivi da sabato, e tanto meno sui silos spesso vuoti, come riportato, con prove fotografiche, qualche domenica fa da questa testata.
“La nostra città sta attraversando un momento di difficoltà”, indubbiamente è una vera tragedia, ma quando si scrive “Insieme supereremo anche questa difficoltà“, ci si augura non si riferisca alla crisi idrica che colpisce tutta la città, e magari a quelle famiglie che, da oltre sei mesi, si sintono presi in giro, offesi, umiliati e mortificati, famiglie dove anche lì vivono bambini, anziani e disabili.
Ai cittadini tutti mancano soprattutto risposte e certezze, ad alcuni non è mai stata data nessuna forma di solidarietà, che francamente servirebbe a poco, ma, cosa più grave c’è il totale silenzio su coloro che vivono questa vergognosa vicenda, oltre sei mesi, 186 giorni oggi, che non ricevono acqua corrente.
Rispondendo alla domanda del titolo, vien da pensare che non si proferisce parola, perchè non si ha nulla da dire, dopo le tante promesse fatte e non mantenute.
Ma veramente pensano che non parlandone i nisseni, quella che ricevono l’acqua ogni 6 giorni, alcuni anche ogni tre, come anche chi vive fuori città, dimentichino e pensino che il problema sia stato risolto, visti anche gli annunci fatti dei lavori completati, pompe comprese.
Sono ormai del tutto stati dimenticati, trattati da “extra-cittadini”, ci si ricorda di loro solo per richiamarli ai loro doveri, ma non garantirgli diritti, in primis quello di ricevere un bene primario che si chiama acqua, e guai a non pagare tasse e bollette.
Come si fa a fare roboanti annunci e poi quando vien fuori che sono bufale o mezza bufale, nulla si dice e, cosa peggiore, si sparisce. Ci vuole veramente coraggio…per non dire altro.
Nelle zone, che maggiormente stanno patendo disagi, viale S. Candura (Poggio Fiorito) e zona Niscima Alta (via Gelsi e via Paradico), più altre zone vicine, non si ricordano presenze di coloro che dovrebbero invece essere i più presenti, come anche nessuna parola viene né scritta né pronunciata, figuriamoci un confronto a quattrocchi, per spiegare perchè dal 10 giugno nulla è cambiato.
Si leggono solo annunci e comunicati celebrativi: “è stato completato il by pass”, “le pompe di sollevamento sono state collocate”, “i pozzi forniscono acqua alla città”, “finanziati 4,2 milioni per il rifacimento della rete idrica cittadina”, dimenticando di dire che il rifacimento è parziale.
Nessuno mai pensa di mettere in dubbio queste parole, ma è lecito pensare che se poi l’acqua continua a non arrivare e bisogna ringraziare per qualche autobotte, allora qualcuno non sta dicendo tutta la verità e non ci si offenda poi se si scrivono certe cose, per poi per essere definiti “terroristi” e di meritarsi le manette.
La stessa amministrazione che con la sua maggioranza, obbediente, ha, ieri sera in consiglio comunale, evitato di discutere e quindi impegnare il Sindaco a emettere un’ordinanza per ridurre il costo dell’acqua fornite dalle autobotti private. I cittadini vanno difesi, specialmente le fasce più deboli.
Ma quando la politica è sorda, quando si permette di girarsi dall’altra parte e far finta di non sapere e vedere, come se tutto fosse stato sistemato, sia consentito dire che non è degni che si ricoprano i ruoli che i cittadini fiduciosi, forse anche ingenuamente, hanno loro assegnato.
Questi “extra-cittadini” sono sull’orlo di una vera e propria crisi di nervi, qualcuno se ne sta facendo una “malattia”, ma mai si taceranno, mai si arrenderanno, rischiando anche di rimanere da soli a parlare o di beccarsi una querela, ma non metteranno sicuro a rischio la propria dignità e il proprio onore per coloro che già, politicamente parlando, si stanno facendo abbondantemente male da soli, dimostrando non soltanto incapacità e inadeguatezza, ma anche mancanza di coraggio nel dire o nell’affrontare fatti e persone.
Mai arretreranno di un centimetro, fino quando da “extra” torneranno a essere rispettati e trattati da “cittadini”.
Continuate tranquillamente a farvi i giri sulla ruota.
In attesa di sviluppi….Ad Maiora.
