Riceviamo e pubblichiamo
“Al mattino presto amo fare delle lunge passeggiate per le vie della città insieme al mio amico a quattro zampe, ma il piacere è spesso accompagnato da un senso di sconforto dovuto allo spettacolo indecoroso a cui assisto.
Ville e marciapiedi sono disseminati di cartoni di pizza, lattine, bottiglie di vetro e altri rifiuti, testimonianza silenziosa di una notte di divertimenti e bravate.
Per non parlare di erbe varie, alcune urticanti, che costringendo spesso a non poter passeggiare tranquillamente.
Questi cumuli di spazzatura non sono solo un problema igienico ed estetico, ma anche un sintomo evidente di una profonda mancanza di senso civico.
Molti puntano il dito contro l’amministrazione comunale, per la mancanza di scerbamento e pulizia, di certo servirebbe un aumento della vigilanza che potrebbe scoraggiare tali comportamenti, speriamo che la determinazione, pubblicata su questa testata stamattina serva, ma la radice del problema affonda in un’altra direzione, molto più profonda e complessa e che molti dimenticano, l’educazione.
La sensazione diffusa è che, prima ancora di lamentarsi delle istituzioni, si dovrebbe riflettere sulla scarsa educazione civica che molti ricevono fin dalla tenera età.
Se il rispetto per gli spazi comuni e per il prossimo non viene vissuto e appreso in famiglia, diventa difficile che lo si acquisisca in età adulta.
La mancanza di rispetto non si manifesta solo con l’abbandono dei rifiuti, parcheggi selvaggi, manovre spericolate, noncuranza verso il sonno e la serenità degli altri, sono tutte espressioni di un egoismo che ignora le più basilari regole della convivenza civile.
La città non è una proprietà privata dove ognuno può fare ciò che vuole, sempre nel rispetto del vicinato, ma un bene comune che richiede la collaborazione e il rispetto di tutti per funzionare.
Forse è arrivato il momento di considerare soluzioni innovative, che vadano oltre la semplice multa.
La proposta di far vivere direttamente le conseguenze delle proprie azioni potrebbe essere un deterrente efficace.
L’idea è che i rifiuti gettati per strada vengano riportati, una volta scoperto il colpevole garzie alle tante telecamere presenti in città, a casa di chi li ha abbandonati, o che il rumore molesto venga riprodotto durante la notte mentre chi lo ha causato dorme, questo potrebbe servire come lezione pratica e indimenticabile.
So benissimo che è un modo esagerato per evidenziare il problema, ma è per far capire che le proprie azioni hanno delle conseguenze concrete e che il senso civico non è un optional, ma un prerequisito fondamentale per vivere in una società civile.
Firmato, un cittadino che vorrebbe vivere civilmente”
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