Riceviamo e pubblichiamo
Due imbarcazioni della Global Sumud Flottilla tra l’8 e il 9 settembre hanno subito un attacco con
droni militari che, fortunatamente, non hanno causato danni alle persone.
Trattasi della “ Family Boat”, imbarcazione portoghese, nave guida della flotilla, e la “Alma”,
imbarcazione battente bandiera britannica.
I due attacchi sono avvenuti in un momento in cui Israele ha intensificato l’aggressione nei
confronti dei gazawi con il proposito di cacciarli dalla loro terra per costruire una Resort Town,
una località turistica di lusso.
Un atto intimidatorio per impedire che la missione pacifica e in linea con le norme del diritto internazionale possa essere portata a compimento.
La Globol Sumud flottilla con la sua azione ha inteso rompere simbolicame l’assedio di Gaza,
sotenere la resistenza palestinese coinvolgendo gli attivisti di tutto il mondo e protestare contro
l’inerzia della comunità internazionale.
Il Comitato Nisseno per la Palestina Libera, equipaggio di terra della Flottilla, sotiene l’azione
intrapresa e non lascerà cadere il silenzio sulle sorti dei civili a bordo utilizzando tutti gli
strumenti che il nostro ordinamento giuridico prevede.
Chiediamo al governo nazionale, al di là dei proclami formali, che :
- garantisca la protezione diplomatica e faccia sentire la sua voce contro le pesanti minacce da
parte delle autorità israeliane. - interrompa i rapporti commeriali con Israele nonché la fornitura di armi
- cessi la collaborazione universitaria nei centri di ricerca finalizzata alla produzione bellica;
- chieda la liberazione dei territori occupati anche in Cisgiordania;
- riconosca lo Stato di Palestina.
Fermare il geocidio si può. Occorre la volontà politica. Non ci rassegneremo ai silenzi dei governi,
continueremo la nostra azione di protesta finchè questa barbarie genocidaria non si fermerà.
Noi non saremo complici!
Lillo Fasciana (Portavoce del Comitato) – Diego Stagno (Segretario FLC CGIL Caltanissetta)
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