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Corruzione all’Ars, chiusa l’ncchiesta per Galvagno e per altri indagati: chi sono

Last updated: 30/07/2025 13:27
By Redazione 167 Views 6 Min Read
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La Procura della Repubblica di Palermo ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini al presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno e alle altre persone coinvolte nello scandalo giudiziario.

I finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria li hanno intercettati per due anni. 

Sarebbe venuto fuori uno spaccato disarmante di gestione privatistica di fondi pubblici. 

I soldi assegnati dall’Assemblea regionale siciliana, dalla Regione e dai singoli assessorati sarebbero stati assegnati garantendo una corsia privilegiata a persone vicine a Galvagno, deputato di Fratelli d’Italia che occupa la carica più alta nel parlamento siciliano.

Molte decisioni sarebbero passate dalle mani di Sabrina De Capitani che di Galvagno è stata la portavoce fino al giorno in cui, una volta emersi i dettagli delle indagini, si è dimessa. Ha avuto anche un incarico per la comunicazione alla fondazione Federico II che organizza eventi per la presidenza dell’Ars.

A spingere le scelte su chi e cosa finanziare sarebbe stato un giro di favori e tangenti, sotto forma di incarichi e consulenze, dalle mostre di quadri alle iniziative di beneficenza agli apericena e convegni.

Galvagno si sarebbe “adoperato per l’inserimento della concessione di contributi pubblici” in cambio di utilità che l’esponente politico di Fratelli d’Italia avrebbe ricevuto da due imprenditori: Marcella Cannariato, moglie di Tommaso Dragotto (il patron di Sicily by car) e Nuccio La Ferlita, noto manager catanese dei concerti. Si tratta di contributi per diverse centina di migliaia di euro.

I finanziamenti votati dall’Ars e quelli direttamente concessi da Galvagno (come presidente del parlamento siciliano ma anche della Fondazione Federico II), riguardavano iniziative di beneficenza organizzati dalla Fondazione Dragotto, spettacoli per il Natale a Catania (198.000 per “Un magico Natale” edizioni 2023 e 2024, un “apericena” da 10 mila euro offerto dalla presidenza dell’Ars in occasione dell’iniziativa culturale “Donne, economia e potere” organizzato dalla Fondazione Bellisario ed eventi vari tra cui “Sicilia per le donne” nel 2023 (27.200 euro).

Fra le utilità contestati sono venute meno il noleggio di un’auto per due giorni omaggiato a Galvagno e il regalo di un abito. Resta in piedi, invece, nei confronti del presidente dell’Ars la contestazione del peculato per l’utilizzo in proprio dell’auto blu.

Avviso di chiusura indagini anche per Alessandro Alessi, titolare di una società che organizza eventi per conto della Fondazione Dragotto. Quest’ultimo avrebbero ottenuto consulenze pagate, anche in contanti (una provvista di 10 mila euro fu incassata da De Capitani il 9 luglio 2024) con i contributi concessi dalla politica. E ci sarebbe pure la promessa di Cannariato di assegnare una consulenza legale alla cugina di Galvagno (la vicenda non si è concretizzata).

A ricevere l’avviso di conclusione delle indagini anche Marianna Amato, dipendente della Fondazione orchestra sinfonica siciliana e pure lei organizzatrice di eventi, e Giuseppe Cinquemani, segretario particolare di Galvagno. Stando al contenuto delle intercettazioni a presentare amato a Galvagno sarebbe stato l’ex assessore regionale al turismo Manlio Messina.

L’inchiesta era partita dal “Sicily, Womwn and Cinema”, la manifestazione per pubblicizzare l’Isola al festival cinematografico di Cannes finanziata con 3,7 milioni di euro di fondi del Turismo, ed è approdata ai fondi dell’Ars e della Fondazione Federico II.

L’avviso è firmato dal procuratore Maurizio de Lucia, e dai sostituti Gianluca De Leo, Andrea Fusco e Felice De Benedittis.

Ora che hanno ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini, preludio della richiesta di rinvio a giudizio, gli indagati potranno presentare delle memorie difensive o chiedere di essere interrogati.

Nel corso del tradizionale incontro con la stampa per la cerimonia del ventaglio il presidente Galvagno ha chiarito che non sarebbe stato lo step dell’avviso di chiusura delle indagini ad avviare una riflessione sulle sue possibili dimissioni, a cui mpn pensa, almeno per il momento.

Questo capitolo delle indagini si aggiunge a quello già approdato al giro di boa dell’avviso di conclusione delle indagini e che coinvolge, fra gli altri, anche l’assessore regionale al Turismo Elvira Amata, altro esponente di Fratelli d’Italia, e l’ex direttrice della fondazione Federico II Patrizia Monterosso.

Probabilmente a settembre i filoni delle indagini saranno riunificati nella fase di richiesta di rinvio a giudizio.

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