Caltanissetta 401
  • Home
  • Cronaca
    • Cronaca Internazionale
  • Politica locale
    • Politica
  • Rassegna stampa
    • Economia e Finanza
    • Riflessioni
    • Riceviamo e pubblichiamo
  • Cultura ed Eventi
    • Concorsi
    • Scuola
    • Tecnologia
  • Sport
  • Altro
    • Dalla provincia e dintorni
    • Ricette tipiche
    • Salute & Benessere
    • Meteo
Reading: Cosa significa rifiutare la scheda: la scelta di Meloni per contrastare i referendum
  • Seguici
Font ResizerAa
Caltanissetta 401Caltanissetta 401
Cerca
  • Home
  • Chi siamo
  • News
    • Cronaca
    • Politica locale
    • Cultura ed Eventi
    • Sport
    • Rassegna stampa
    • Salute & Benessere
    • Riceviamo e pubblichiamo
    • Dalla provincia e dintorni
Follow US
© Caltanissetta401 | Realizzato da Creative Agency
Caltanissetta 401 > News > Cronaca > Cosa significa rifiutare la scheda: la scelta di Meloni per contrastare i referendum
CronacaPoliticaRandagismo

Cosa significa rifiutare la scheda: la scelta di Meloni per contrastare i referendum

Last updated: 03/06/2025 10:24
By Redazione 216 Views 3 Min Read
Share
SHARE

È un gesto semplice, ma carico di significato politico: presentarsi al seggio e dire “no, grazie”. Chi si reca al seggio può farlo?

Contents
IL QUORUMCOME FUNZIONA

 È un gesto semplice, ma carico di significato politico: presentarsi al seggio e dire “no, grazie” alla scheda. È quello che farà la presidente del Consiglio Giorgia Meloni l’8 e 9 giugno, in occasione dei cinque referendum abrogativi.

Ha annunciato che andrà a votare, ma non parteciperà alla consultazione. Una formula che può suonare contraddittoria, ma non lo è: è astensione attiva, e serve a colpire al cuore il meccanismo referendario.

IL QUORUM

Nei referendum abrogativi, perché il risultato sia valido, è necessario che alle urne si rechi almeno il 50% + 1 degli aventi diritto. Un traguardo sempre più difficile da raggiungere negli ultimi anni. Chi non ritira la scheda – pur risultando presente al seggio – non viene conteggiato nel quorum. In pratica, è un modo per “esserci senza contribuire”. E sì, è perfettamente legale.

La decisione di Meloni non arriva isolata. È in linea con quella della gran parte della maggioranza di governo, da Ignazio La Russa ad Antonio Tajani, che hanno invitato gli elettori a non dare forza alla consultazione. L’unico partito di centrodestra a dissociarsi è Noi Moderati, che ha scelto la via del “no” su tutti i quesiti.

In assenza di una vera campagna pubblica a favore o contro, il non-ritiro della scheda diventa una forma di boicottaggio strutturato, una strategia di silenzio istituzionale che punta a svuotare la partecipazione.

COME FUNZIONA

Chi si reca al seggio può scegliere di non prendere nessuna scheda, oppure prenderne solo alcune. Il rifiuto può essere verbalizzato dal presidente del seggio, su richiesta dell’elettore. In quel caso, non viene apposto alcun timbro sulla tessera elettorale e la presenza non viene conteggiata ai fini della validità del voto.

Chi invece prende la scheda e la lascia in bianco o la annulla, verrà comunque considerato “votante”. Quindi, anche una scheda nulla contribuisce al raggiungimento del quorum.

La scelta di non ritirare la scheda è un atto politico, non una dimenticanza. È il segnale di una maggioranza che non intende legittimare l’uso del referendum come strumento di opposizione. Ma è anche il sintomo di una partecipazione che, negli anni, si è fatta più fragile, più intermittente.

Nel gioco dei numeri, il risultato sarà tutto nelle percentuali. E in un Paese in cui sempre meno elettori si sentono coinvolti, anche un gesto di rifiuto può avere un peso decisivo.

Fonte Agenzia Dire www.dire.it

You Might Also Like

Caltanissetta: Giunta Comunale adegua le proprie indennità di funzione

Sondaggi politici, le opposizioni rialzano la testa: Pd, M5s e Avs guadagnano consensi

“Consiglio Comunale del 19/09/2024, con un finale che nessuno si aspettava

Caltanissetta: La città dei “senza”, adesso senza Direttore Artistico e senza stagione teatrale

Il 13 giugno la Commissione d’inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia e della corruzione in Sicilia sarà a Caltanissetta

TAGGED:CronacaPoliticaRassegna stampa
Share This Article
Facebook Twitter Whatsapp Whatsapp Email Copy Link Print
Caltanissetta 401
Direttore responsabile 
Sergio Cirlinci

93100 Caltanissetta (CL)

redazione@caltanissetta401.it
P:Iva: 01392140859

Categorie

  • Cronaca
  • Cultura ed Eventi
  • Politica locale
  • Rassegna stampa
  • Sport

Categorie

  • Concorsi
  • Dalla provincia e dintorni
  • Finanza
  • Giovani e Università
  • Sanità

Link utili

  • Chi siamo
  • Privacy & Cookie Policy

Caltanissetta 4.0.1 è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Caltanissetta n.03/2024 del 21/08/2024. | Realizzato da Creative Agency

Username or Email Address
Password

Lost your password?