L’Idf ammette l’azione, ma sostiene di aver sparato prima colpi di avvertimento
Nuovo attacco a Rafah: almeno 27 palestinesi uccisi
Sono almeno 27 i palestinesi uccisi e quasi un centinaio i feriti le vittime dell’ultimo attacco di oggi, martedì 3 giugno, nei pressi di un punto di distribuzione di aiuti alimentari a Rafah, nel sud della Striscia. Secondo fonti mediche locali e testimoni, le forze israeliane (Idf) hanno aperto il fuoco mentre centinaia di civili si trovavano vicinissimi all’area, circa 500 metri, in cui avrebbero dovuto ricevere del cibo.
La versione dell’esercito israeliano
L’esercito israeliano, che in questo caso almeno ha ammesso di aver apertoil fuoco, ha dichiarato di aver colpito “individui sospetti” che si erano allontanati dai corridoi sicuri designati, sostenendo di aver inizialmente sparato colpi di avvertimento. Tuttavia, testimoni oculari hanno riferito di un attacco indiscriminato, con spari provenienti anche da carri armati, (come si sente in questo video pubblicato sui social da una tv locale) elicotteri e droni.
Il ruolo della Gaza Humanitarian Foundation
La Humanitarian Foundation (GHF), che gestisce la distribuzione degli aiuti ha negato qualsiasi responsabilità, affermando che la zona colpita si trovava al di fuori della sua area operativa.
Terzo attacco simile in tre giorni
Questo è il terzo episodio simile in altrettanti giorni: domenica scorsa, 31 palestinesi sono stati uccisi e oltre 170 feriti in circostanze analoghe. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha chiesto un’indagine indipendente sugli attacchi, esprimendo profonda preoccupazione per la sicurezza dei civili e la gestione degli aiuti umanitari nella regione.
Fonte Tg La 7
