Bollette più care per tutti: consumatori e imprese. Mentre l’associazione degli utility manager, Assium, spulciando le offerte sul mercato libero trova la miglior offerta per il gas in salita di 216 euro, la Cgia di Mestre calcola per le imprese un salasso da 13,7 miliardi.
Assium annuncia così brutte notizie per gli utenti del gas: nonostante le rassicurazioni di Arera
circa le scorte di gas In Italia, le quotazioni che sui mercati internazionali hanno invertito la rotta
tornando a scendere ampiamente al di sotto dei 50 euro al megawattora, e i ripetuti appelli alla calma del governo, le tariffe sul mercato libero stanno registrando rialzi che si ripercuoteranno sulla spesa energetica delle famiglie.
L’associazione degli utility manager ha realizzato un report sull’andamento delle offerte commerciali pubblicate sull’apposito Portale messo a disposizione da Arera e Acquirente Unico. «Le offerte per le forniture di gas sul mercato libero stanno subendo assestamenti al rialzo, al punto che rispetto alle proposte commerciali in vigore a maggio del 2024, la spesa in bolletta risulta oggi più elevata in media di 216 euro annui a famiglia», spiega Assium.
«Scegliendo la migliore offerta disponibile sul mercato, la bolletta annua del gas nelle principali città italiane si attesta a una media di circa 1.724 euro. Solo pochi giorni fa, a fine dicembre 2024, la spesa media per il gas con la migliore offerta sul mercato libero era pari in Italia a 1.707 euro annui.
Questo perché le società fornitrici stanno gradualmente rivedendo al rialzo le tariffe proposte al pubblico, applicando condizioni economiche meno vantaggiose».
Secondo lo studio degli utility manager i più penalizzati «sono i cittadini di Palermo che, sempre
scegliendo la migliore offerta sul mercato libero, si ritrovano a spendere circa 26 euro all’anno in
più a utenza rispetto alle offerte presenti pochi giorni fa sul Portale, +24 euro i residenti di Catanzaro, +22 euro gli utenti di Roma e Napoli».
Non andrà meglio alle aziende: quest’anno, le bollette potrebbero costare all’intero sistema imprenditoriale italiano 13,7 miliardi di euro in più rispetto al 2024, pari al +19,2%. La spesa complessiva dovrebbe toccare gli 85,2 miliardi, di cui 65,3 per l’energia elettrica e 19,9 per il gas.
E a pagare il conto più salato dovrebbero essere le imprese del Nord, che ospita buona parte dello stock delle imprese presenti nel nostro Paese e, conseguentemente, dovrà farsi carico della quota parte di aumento più consistente, praticamente quasi quasi due terzi dell’aggravio complessivo.
Fonte La Gazzetta del Sud
