Al Tg1, Stanzione ha respinto le accuse sul conflitto di interesse definendole “totalmente infondate”
“Il Collegio non presenterà le proprie dimissioni“. lo ha annunciato al Tg1 il presidente del Collegio di garanzia della Privacy Pasquale Stanzione. Nonostante la richiesta di dimissioni arrivata dalle opposizioni dopo l’inchiesta di ‘Report’ sui presunti conflitti d’interesse. Il Pd, il M5s e Avs hanno chiesto l’azzeramento dell’authority.
“ACCUSE TOTALMENTE INFONDATE”
“Queste accuse sono totalmente infondate“, ha detto Stanzione. E ancora: “Non c’è mai stata una decisione del Garante assunta per ragioni diverse dall’applicazione rigorosa della legge, in piena indipendenza di giudizio. La narrazione del Garante come subalterno alla maggioranza di governo è una mistificazione che mira a delegittimarne l’azione, specialmente quando le decisioni sono sgradite o scomode”. Il presidente dell’Autorità ha poi proseguito: “Dobbiamo ricordare che il Garante assume delle decisioni talvolta contrarie al governo, talvolta favorevoli, è questa la vicenda dell’autonomia. E dunque quando la politica grida allo scioglimento o alle dimissioni dell’Autorità non è più credibile”.
CONTE: “GARANTE DEVE ESSERE AZZERATO”
“Le risultanze uscite ci spingono a dire che il garante della privacy deve essere azzerato”.
Lo dice il presidente del M5S Giuseppe Conte, intervistato da Giovanni Floris a ‘di martedì’, su la7.
DE CRISTOFARO (AVS): “COLLEGIO GARANTE DEVE DIMETTERSI”
“Invece di buttare ogni volta il pallone in tribuna, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni farebbe bene, per il ruolo che ricopre, a difendere sempre la libertà di stampa e la trasparenza delle istituzioni. E invece Fratelli d’Italia, con il presidente della commissione Cultura di Montecitorio, attacca Ranucci e Report difendendo l’operato dell’autorità per la privacy. Ma dopo quanto emerso dalle inchieste di Report, è evidente che il collegio del Garante della Privacy non è più indipendente, non è più credibile, per cui deve dimettersi subito”. Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama, componente della commissione di Vigilanza Rai.
“Meloni finge di non vedere che non si può difendere un’Authority il cui componente frequenta la sede di Fratelli d’Italia alla vigilia della decisione contro la trasmissione di giornalismo d’inchiesta della Rai Report, prosegue l’esponente rosso verde. In nessun Paese serio, chi ricopre ruoli di garanzia e si muove in modo così opaco, una volta scoperto non fa un passo indietro. Questa vicenda mette in luce alcune criticità su questa autorità di garanzia. È necessario rivedere il ruolo e la nomina di un’autorità che deve essere trasparente e non al servizio della politica”, conclude De Cristofaro.
Fonte Agenzia Dire www.dire.it di Marcella Piretti
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