Martedì sera festoso e molto partecipato incontro del gruppo di lettura Incontriamoci in Biblioteca.
” Sì, è stato davvero gratificante sentire la calorosa partecipazione delle persone a una proposta culturale e artistica che viene ormai vissuta come appuntamento da non perdere.” – afferma visibilmente soddisfatto Gianfranco Cammarata, uno dei conduttori del gruppo.
La serata è stata impreziosita dalle rime di Ausilia Bellomo, poetessa inserita all-interno dell’Antologia ” Le mattine sono ancorate come barche in rada “, curata da Roberto Pasanisi . Due poesie della Bellomo sono state lette da Luigi Bartolomeo, una dalla scrittrice Mariella Buono. La stessa Bellomo ha letto poesie di altri autori inseriti nell’Antologia.
” Molto interesse ha suscitato la collezione fotografica proposta da LIllo MIccichè, tanto che ha dato la stura a un bel dibattito al quale hanno preso parte parecchi degli intervenuti fra il pubblico.” – continua Elio Cirrito, altro conduttore del gruppo di lettura.
Scatti che hanno ripreso una Sicilia ancor oggi esperibile, ma portatrice di valori che il fotografo sente come in decadimento , dei quali lamenta la scomparsa in fieri, valori cui Lillo Miccichè crede ancora.
La carrellata fotografica è stata, per altro,
commentata da una canzone dei fratelli Mancuso, molto applaudita, registrata in uno studio sancataldese.
A cornice dell’evento la splendida voce di Celeste Fasciana, giovane proposta canora sancataldese, la quale ha presentato due suoi pezzi noti e un suo inedito, nel quale esibisce una estensione vocale calda ed espressiva, frutto di grande preparazione e di capacità interpretativa.
Come sempre l’incontro ha fruito di interventi dei presenti, con un proprio testo letto da Rossella Trupia e loro poesie lette da Salvatore Martorana e Beniamino Caramanna.
A suggello della serata Elio Cirrito ha magistralmente rievocato uno dei famosi 11 settembre della storia mondiale: quello della deposizione violenta del presidente socialista cileno Allende, con la conseguente imposizione di una dittatura fascista. Molto commovente e impregnato di grandi aspetti valoriali è stato il ” messaggio d’addio ” declamato dall’attore.