Caltanissetta 401
  • Home
  • Cronaca
    • Cronaca Internazionale
  • Politica locale
    • Politica
  • Rassegna stampa
    • Economia e Finanza
    • Riflessioni
    • Riceviamo e pubblichiamo
  • Cultura ed Eventi
    • Concorsi
    • Scuola
    • Tecnologia
  • Sport
  • Altro
    • Dalla provincia e dintorni
    • Ricette tipiche
    • Salute & Benessere
    • Meteo
Reading: La destra strillava, ma da 2 anni il piano pandemico è bloccato
  • Seguici
Font ResizerAa
Caltanissetta 401Caltanissetta 401
Cerca
  • Home
  • Chi siamo
  • News
    • Cronaca
    • Politica locale
    • Cultura ed Eventi
    • Sport
    • Rassegna stampa
    • Salute & Benessere
    • Riceviamo e pubblichiamo
    • Dalla provincia e dintorni
Follow US
© Caltanissetta401 | Realizzato da Creative Agency
Caltanissetta 401 > News > Cronaca > La destra strillava, ma da 2 anni il piano pandemico è bloccato
CronacaRassegna stampaSalute & Benessere

La destra strillava, ma da 2 anni il piano pandemico è bloccato

Last updated: 01/12/2024 6:41
By Redazione 87 Views 4 Min Read
Share
SHARE

L’ultimo allarme è di Matteo Bassetti, direttore delle Malattie

infettive al San Martino di Genova: “Se per caso dovesse arrivare una nuova pandemia, magari causata proprio dall’aviaria, la politica avrebbe grossi problemi a giustificarsi davanti i cittadini.

Ancora aspettiamo il nuovo Piano pandemico 2024-2028, che fine ha fatto? ”, ha detto ieri l’esperto, uno dei volti divenuti familiari negli anni bui del Covid, uomo di destra tutt’altro che ostile al governo in carica e infatti candidato a un ruolo di super manager della giunta regionale ligure di Marco Bucci.

Non la manda a dire, il professore: “Purtroppo dopo la pandemia Covid il tema delle malattie infettive è diventato come il tifo calcistico, ci si divide tra squadre e c’è poca scienza.

I politici hanno invaso il terreno, che non è di loro competenza”. Bassetti ha condiviso un intervento di Ilaria Capua, ex deputata ai tempi della Scelta Civica di Mario Monti, altra studiosa oggi alla Johns Hopkins di Bologna dopo l’esperienza in Florida, che ieri sul Corriere della Sera ha pubblicato una sorta di appello a non sottovalutare l’aviaria, il “virus acrobata H5N1” che negli Stati Uniti ha compiuto il “salto di specie dagli uccelli ai bovini, animali considerati resistenti all’infezione”.

Ma il piano pandemico italiano che fine ha fatto?

Come si ricorderà ai tempi del Covid ci furono polemiche e indagini giudiziarie sul mancato aggiornamento di quello vecchio, che addirittura risaliva al 2006.

E sulla sua mancata applicazione. Così ne fu varato un altro, quando alla Salute c’era Roberto Speranza e il direttore della Prevenzione era l’epidemiologo Giovanni Rezza. Alle destre, decise a processare il governo Conte-2 con la commissione d’inchiesta sul Covid, quel piano non andava bene.

Ne hanno commissionato un altro e lo scorso gennaio il ministero ha presentato alle Regioni una bozza, elaborata dall’attuale direttore della Prevenzione Francesco Vaia. È stata sostanzialmente approvata dalla comunità scientifica e dalle Regioni.

Poi però è stata inghiottita nei meandri del ministero della Salute e non è mai arrivato il via libera per il quadriennio 2024-2028, come i giornali hanno scritto più volte e come Bassetti ha ricordato ieri.

Il primo problema era il finanziamento, che ora c’è. Circa 300 milioni in tre anni. Il Piano pandemico non è poi solo un pezzo di carta. Dev’essere anche applicato con la definizione di chi deve fare cosa e declinato nei piani regionali e locali.

L’altro problema era modificare alcuni aspetti giuridici: le destre al governo e Fratelli d’Italia in primis, dopo aver cavalcato le polemiche contro i lockdowndel 2020 e del 2021, volevano chiarire che eventuali restrizioni potranno avvenire solo attraverso leggi approvate dal Parlamento, o al limite decreti legge.

Nulla che ricordasse i Dpcm di Giuseppe Conte, sui quali la maggioranza intende ancora polemizzare in commissione Covid.

Eppure l’ordinamento italiano prevede ordinanze restrittive di vario genere in caso di diffusione di agenti infettivi, come abbiamo visto anche per gli ultimi casi di Dengue.

Hanno poteri di ordinanza sanitaria i presidenti delle Regioni, i prefetti e perfino i sindaci.

Difficilmente la questione è tutta lì, al ministero della Salute assicurano comunque che il Piano è finanziato dal 1° gennaio 2025, è stato rivisto dall’Istituto superiore di sanità e da qui ad allora sarà definitivamente approvato e pubblicato.

Per il momento però è ancora fermo al ministero, sulla linea di comunicazione non agevolissima tra Vaia e la nuova direttrice del Dipartimento che comprende la Prevenzione, Maria Rosaria Campitiello, compagna del viceministro degli Esteri di FdI Edmondo Cirielli.

Da ilFattoQuotidiano

You Might Also Like

Caltanissetta: Domenica ore 19:00 Processione di Gesù Nazareno e in concomitanza, Concerto “150° in classica” al Teatro Margherita. Ma si può ?

Terremoto magnitudo 2.6 al largo di Messina

Regione, governo Schifani nomina i nuovi dirigenti generali: cinque nuovi ingressi. Alla Protezione civile resta Salvo Cocina

Etna: Colata lavica giù a quota 1900, allerta per escursionisti

Accise sui carburanti, come cambiano i prezzi: quanto costerà un pieno di diesel e di benzina

TAGGED:CronacaRassegna stampaSalute & Benessere
Share This Article
Facebook Twitter Whatsapp Whatsapp Email Copy Link Print
Caltanissetta 401
Direttore responsabile 
Sergio Cirlinci

93100 Caltanissetta (CL)

redazione@caltanissetta401.it
P:Iva: 01392140859

Categorie

  • Cronaca
  • Cultura ed Eventi
  • Politica locale
  • Rassegna stampa
  • Sport

Categorie

  • Concorsi
  • Dalla provincia e dintorni
  • Finanza
  • Giovani e Università
  • Sanità

Link utili

  • Chi siamo
  • Privacy & Cookie Policy

Caltanissetta 4.0.1 è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Caltanissetta n.03/2024 del 21/08/2024. | Realizzato da Creative Agency

Username or Email Address
Password

Lost your password?