Caltanissetta 401
  • Home
  • Cronaca
    • Cronaca Internazionale
  • Politica locale
    • Politica
  • Rassegna stampa
    • Economia e Finanza
    • Riflessioni
    • Riceviamo e pubblichiamo
  • Cultura ed Eventi
    • Concorsi
    • Scuola
    • Tecnologia
  • Sport
  • Altro
    • Dalla provincia e dintorni
    • Ricette tipiche
    • Salute & Benessere
    • Meteo
Reading: La loro arma è la “querela politica temeraria” contro cittadini indifesi
  • Seguici
Font ResizerAa
Caltanissetta 401Caltanissetta 401
Cerca
  • Home
  • Chi siamo
  • News
    • Cronaca
    • Politica locale
    • Cultura ed Eventi
    • Sport
    • Rassegna stampa
    • Salute & Benessere
    • Riceviamo e pubblichiamo
    • Dalla provincia e dintorni
Follow US
© Caltanissetta401 | Realizzato da Creative Agency
Caltanissetta 401 > News > Cronaca > La loro arma è la “querela politica temeraria” contro cittadini indifesi
CronacaCultura ed EventiPoliticaRassegna stampa

La loro arma è la “querela politica temeraria” contro cittadini indifesi

Last updated: 19/09/2024 13:44
By Redazione 158 Views 4 Min Read
Share
SHARE

di Matteo NOTARANGELO*

“Il vero problema è che la Magistratura persegue il cittadino querelato e non i querelanti legati al potere municipale.
Anche un dolce bambino capisce che per silenziare il cittadino indifeso serve poco: una “querela politica temeraria”.


Chi ha rapporti di gestione di beni e di servizi municipali ha difficoltà a spendere pochi soldi per pagare una “querela politica temeraria” contro un cittadino fragile che osa parlare per difendere la legalità nella sua Comunità?


Carissimo Nicola Gratteri, il silenzio, come vedi, non è sempre complicità, spesso è paura di essere trascinato in un processo kafkiano, dove anche la Magistratura diventa oggetto e non soggetto di vera giustizia.


Nei tribunali, il cittadino onesto diventa “la vittima sacrificale” di querelanti che si prendono gioco della Magistratura.


E lei sa quanto è duro il lavoro del magistrato e quanto è difficile il suo agire, mirante a costruire il benessere esistenziale delle tante impaurite comunità.


Ognuno comprende che la criminalità prima di essere sconfitta nei vari teatri mondiali, bisogna sconfiggerla nella mente dei cittadini, bloccando l’evolversi e il contagio della “pedagogia nera” della criminalità, che alberga in ogni cittadino offeso, indebolito e prigioniero delle sue difficoltà quotidiane.


Da cittadino, vorrei che la Magistratura conoscesse bene la dinamica della “querela politica temeraria” e gli effetti di arretramento sociale e giuridico che provoca nelle indifese comunità.


La criminalità non è solo quella operativa ma anche quella culturale, che colonizza la mente di ogni cittadino fragile, soprattutto nelle città involute. L’azione criminale nelle città si consuma ogni giorno.


Chi ha il potere amministrativo usa la “querela politica temeraria” nei confronti di cittadini indifesi e impauriti, spesso delegandola a chi ha rapporti economici con la Pubblica Amministrazione.


Mi consenta di scrivere, stimatissimo Procuratore, che la recita della “querela politica temeraria” ha i suoi protagonisti, i suoi eroi e i suoi anti eroi.


Gli eroi sono i cittadini querelati e i magistrati; gli anti eroi sono gli uomini e le donne che siedono nei municipi e controllano i bilanci comunali, la vita economica e quella sociale della gente.


Gli alleati di costoro, certo, sono coloro che amano il silenzio sociale, per paura, per rassegnazione, per convenienza, ma anche chi “gira la testa” per non vedere.


E la Magistratura?
A mio parere, se non presta attenzione a questi “meccanismi di potere” potrebbe diventare il “braccio pesante” di questa gente, che ride della Legge, della Giustizia.


In questo scenario, dove imperano gli accordi di potere, crollano la nostra amata civiltà giuridica, la credibilità degli uomini della Giustizia e l’agire dell’onesto cittadino.


Procuratore, c’è un’anatomia e una fisiologia della “querela politica temeraria” degli amministratori degli enti locali: non lasciamo che quella gente usi i tribunali per incutere timore, silenziare le città e prendersi gioco di noi”

Da Esserci Il Giornale della salute mentale e delle marginalità sociali

di Matteo NOTARANGELO*

Buon lavoro e grazie per il suo impegno.

Con tantissima stima

*Sociologo e counselor professionale

You Might Also Like

La Giunta comunale incontra commercianti e residenti del centro storico

ENNA: Il prof. Paolo Scollo è il nuovo rettore dell’Università Kore

Messina: soldi per saltare la lista d’attesa, sospeso un primario

Consulta, eletti 4 nuovi giudici: intesa su Marini, Luciani, Cassinelli e Sandulli

Lettera di Totò Pecoraro, un cittadino “molto arrabbiato”

TAGGED:CittadiniPoliticaQuerela Politica Temeraria
Share This Article
Facebook Twitter Whatsapp Whatsapp Email Copy Link Print
Caltanissetta 401
Direttore responsabile 
Sergio Cirlinci

93100 Caltanissetta (CL)

redazione@caltanissetta401.it
P:Iva: 01392140859

Categorie

  • Cronaca
  • Cultura ed Eventi
  • Politica locale
  • Rassegna stampa
  • Sport

Categorie

  • Concorsi
  • Dalla provincia e dintorni
  • Finanza
  • Giovani e Università
  • Sanità

Link utili

  • Chi siamo
  • Privacy & Cookie Policy

Caltanissetta 4.0.1 è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Caltanissetta n.03/2024 del 21/08/2024. | Realizzato da Creative Agency

Username or Email Address
Password

Lost your password?