Il Cipess definanzia 79 progetti della Regione e delle tre Città metropolitane. Ora altri a rischio
Il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, su proposta del ministro della coesione Raffaele Fitto, ha definanziato 338 milioni di euro di risorse assegnate alla Sicilia.
Si tratta di fondi dei cosiddetti Piani di sviluppo e coesione. Il motivo è che sono privi di obbligazioni giuridicamente vincolanti: in sostanza non sono state rispettate due precise scadenze.
Tra i progetti tagliati, secondo quanto scrive oggi il quotidiano La Sicilia in una specifica inchiesta di Mario Barresi, ci sono anche soldi per dighe e discariche.
Sulla scure romana c’è di tutto.
Fa molta rabbia leggere progetti che avrebbero tamponato l’emergenza idrica, come ad esempio il consolidamento della diga Disueri di Gel con oltre 20 milioni persi, la messa in sicurezza dell’invaso di Rosamarina di Caccamo (2 milioni) e la sistemazione di vasche e canali delle dighe Olivo, Sciaguana e Villarosa nell’Enne – se, con altri 450mila euro tolti alla Regione.
L’on. Luigi Sunseri, deputato regionale del M5S così risponde ad una delle domande postegli dal gionalista“La Sicilia non puo essere depredata in questo modo, con l’aggravante del silenzio inaccettabile del ministro ed ex presidente della Regione Musumeci e dell’attuale governatore della Sicilia Schifani. Le responsabilità sono soprattutto del primo, ma in parte anche del secondo. Ogni tanto Musumeci e Schifani dismettano la casacca di partito e indossino quella della Sicilia, quella che Schifani ha letteralmente ignorato in occasione del vergognoso voto favorevole espresso dalla Sicilia al ddl Calderoli sull’autonomia differenziata che rischia di essere la pietra tombale sul futuro dell’isola. Il silenzio di Schifani non e solo inopportuno e complice”.
Articolo completo e intervista sul quotidiano La Sicilia, in edicola oggi