Domani i ministri degli Esteri dell’Ue discuteranno della situazione del conflitto tra Iran e Israele all’indomani dell’intervento USA
Crosetto: “Scenario cambiato”
Questo bombardamento “cambia completamente lo scenario, si apre una crisi molto più grande” e anche “da parte dell’Iran” c’è da attendersi “una risposta molto più forte che rischia di allargarsi a tutti gli obiettivi americani”, ha affermato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel corso dell’edizione straordinaria del Tg1 dopo l’azione americana in Iran.
Tajani al Tg 1
Antonio Tajani al Tg1 dichiara: “Adesso ci auguriamo che, dopo questo attacco che ha creato un danno enorme alla produzione dell’arma nucleare e che rappresentava un pericolo per tutta l’area, si possa avviare una de-escalation e l’Iran si possa sedere a un tavolo delle trattative”.
“La nostra priorità à in questo momento è la sicurezza dei nostri connazionali. Ho parlato con la nostra ambasciata a Teheran, con la nostra ambasciata a Tel Aviv e a Gerusalemme e si sta facendo tutto il possibile per fare partire gli italiani che lo vogliono. Oggi da Sharm el Sheik partirà un volo con connazionali che arrivano da Gerusalemme e da Tel Aviv e lavoriamo anche per accompagnare in Azerbaijan gli italiani che vogliono lasciare l’Iran”.
La commissaria Ue, Kallas: “Ora tutti un passo indietro”
“All’Iran non deve essere consentito di sviluppare un’arma nucleare, poiché ciò rappresenterebbe una minaccia alla sicurezza internazionale. Esorto tutte le parti a fare un passo indietro, a tornare al tavolo delle trattative e a impedire un’ulteriore escalation. Domani i ministri degli Esteri dell’Ue discuteranno della situazione“. Lo scrive su X l’Alta rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Kaja Kallas.
Starmer: “Trovare soluzione diplomatica”
Anche il primo ministro britannico Keir Starmer interviene sui social: “Il programma nucleare iraniano è una grave minaccia per la sicurezza internazionale. Non si potrà mai permettere all’Iran di sviluppare un’arma nucleare e gli Stati Uniti sono intervenuti per ridurre questa minaccia”.
“La situazione in Medio Oriente rimane instabile e la stabilità della regione è una priorità. Chiediamo all’Iran di tornare al tavolo dei negoziati e di trovare una soluzione diplomatica per porre fine alla crisi”. A Sky News risulta che il Regno Unito non sia stato coinvolto negli attacchi.
Iran: “Conseguenze eterne”
La prima a reagire agli attacchi ai siti nucleari è stata ovviamente Teheran. Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha condannato i bombardamenti americani definendoli “oltraggiosi” e ha affermato che il suo Paese ha il diritto di difendere la sua sovranità. “Quanto accaduto questa mattina è oltraggioso e avrà conseguenze eterne“, ha scritto su X, aggiungendo che gli attacchi sono stati “illegali e criminali“. “In conformità con la Carta delle Nazioni Unite e le sue disposizioni che consentono una legittima risposta di autodifesa, l’Iran si riserva tutte le opzioni per difendere la propria sovranità, i propri interessi e il proprio popolo”, ha aggiunto il ministro.
Netanyahu: “Da Trump una svolta”
“La decisione di Donald Trump è coraggiosa e cambierà la storia“, ha invece commentato in un messaggio video il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che ha sentitamente approvato la mossa del capo della Casa Bianca. “Congratulazioni presidente Trump. La sua audace decisione di colpire gli impianti nucleari iraniani con la forza impressionante e giusta degli Stati Uniti cambierà la storia”, ha aggiunto. Grazie a questa opperazione, che ha dimostrato come “l’America sia davvero insuperabile”, l’aviazione statunitense ha dato vita a una “svolta” che “aiuterà a condurre il Medio Oriente e non solo verso un futuro di prosperità e pace“, ha concluso Netanyahu.
Starmer: “Gli Usa hanno preso provvedimenti”
Anche il premier britannico Keir Starmer ha commentato il blitz statunitense: “Il programma nucleare iraniano rappresenta una grave minaccia per la sicurezza internazionale. All’Iran non potrà mai essere permesso di sviluppare un’arma nucleare e gli Stati Uniti hanno preso provvedimenti per attenuare tale minaccia”, ha detto. “La situazione in Medio Oriente rimane instabile e la stabilità nella regione è una priorità. Invitiamo l’Iran a tornare al tavolo dei negoziati e a raggiungere una soluzione diplomatica per porre fine a questa crisi”, ha concluso.
“Uk non coinvolto”
Come riporta Sky News, il Regno Unito non è stato coinvolto negli attacchi americani contro l’Iran. “Secondo quanto appreso, gli Stati Uniti non hanno utilizzato alcuna struttura militare britannica, né hanno ricevuto alcun supporto da risorse militari britanniche durante i loro attacchi contro l’Iran”, riferisce la testata britannica.
La Nato: “Seguiamo gli sviluppi”
Un funzionario della Nato, citato dall’agenzia Reuters, ha affermato che l’Alleanza “sta monitorando attentamente la situazione” in Medio Oriente dopo gli attacchi americani alle infrastrutture nucleari dell’Iran.
Guterres (Onu): “Pericolosa escalation”
Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, si è detto “gravemente preoccupato dall’uso della forza da parte degli Stati Uniti contro l’Iran. Questa è una pericolosa escalation in una regione già sul baratro e una minaccia diretta alla pace e sicurezza internazionali“, ha scritto sui social.

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