Lo svela il Post: “Lo fa nonostante riconosca come legittimo solo l’altro governo. E proprio Haftar due settimane fa aveva umiliato il ministro Piantedosi”
L’esercito italiano addestra ufficiosamente i soldati libici del generale Khalifa Haftar in alcune basi italiane. Nonostante l’Italia riconosca (come le Nazioni Unite e l’Unione Europea) come legittimo solo “l’altro” governo, quello di Tripoli. Lo ha ricostruito Daniele Raineri sul Post, partendo da alcune fotografie che i soldati stessi fanno circolare sui social. Fonti del ministero della Difesa italiano hanno confermato al Post l’esistenza del programma di addestramento.
Ufficialmente dunque – scrive il Post – l’Italia “non ha attivo alcun programma militare di addestramento con Haftar, il generale che controlla la parte orientale della Libia e che negli ultimi anni si è scontrato più volte con le forze fedeli al governo di Tripoli. È probabile però che il governo italiano non voglia scontentare Haftar. Così l’esercito organizza con discrezione corsi di addestramento separati in Italia della durata di alcuni mesi e li offre sia ai soldati libici fedeli al governo di Tripoli sia a quelli del generale Haftar, per mantenere buoni rapporti con entrambe le parti”.
Nelle foto che il Post ha raccolto si riconoscono il Centro di addestramento di paracadutismo a Pisa e la caserma Pisano di Capo Teulada in Sardegna. I soldati libici addestrati in Italia apparterrebbero a un’unità chiamata al Saiqa, le forze speciali formate da fedelissimi di Haftar, e alla 155° brigata. La maggior parte delle fotografie risale al 2024, l’ultima disponibile è di marzo del 2025.
“Queste buone relazioni dal punto di vista militare tra l’Italia e i libici – scrive Raineri – non hanno comunque risparmiato al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, il respingimento all’aeroporto di Bengasi nel corso di una missione diplomatica che a inizio luglio era diventata un fallimento plateale”.
Fonte Agenzia Dire www.dire.it
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