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Lo sapevate che la RAI non ha voluto il programma di Gratteri e che Forza Italia voleva fermare Nicola Gratteri su La7 con Lezioni di Mafie?

Last updated: 21/09/2025 8:30
By Redazione 152 Views 6 Min Read
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Sul presunto rifiuto della Rai, lo si legge sulla pagina Facebook di Andrea Scanzi che scrive:

“LO SAPEVATE CHE LA RAI NON HA VOLUTO IL PROGRAMMA DI GRATTERI?

L’uomo nella foto con me è Paolo Di Giannantonio, storico e apprezzato volto di RaiUno. Eravamo a Pienza, mi pare a febbraio. In quell’occasione Paolo mi parlò del programma che stava preparando.

Non tutti sanno infatti che il programma ora su La7 “Lezione di mafie”, che ha debuttato mercoledì scorso con ascolti ottimi, è proprio di Paolo. L’idea è sua: raccontare le mafie con Gratteri e Nicaso.

Bene: essendo un apprezzato uomo Rai e un volto storico di RaiUno, Paolo propose il programma anzitutto alla Rai. E sapete cosa fece la Rai meloniana? Lo rifiutò.

Nessuno stupore: se un programma è coraggioso, bello e nobile, i meloniani che hanno occupato la Rai non possono certo apprezzarlo. Anzi: incarna tutto ciò che loro NON sono e NON vogliono.

C’era una volta il servizio pubblico”.

Sulla questione che Forza Italia voleva fermare Nicola Gratteri su La7 con Lezioni di Mafie, invece Nicola Gratteri lo ha rivelato a Otto e Mezzo che un “parlamentare di Forza Italia” avrebbe chiesto un’indagine sulle sue Lezioni di Mafie per La7.

È sbagliato raccontare in televisione come funziona la criminalità?   

È questo l’annoso dubbio che si è chiesto il procuratore capo di Napoli Nicola Gratteri quando già lo scorso luglio 2025 quando il deputato di Forza Italia Francesco Paolo Sisto annunciò di trovare inopportuno la sua presenza in qualità di oratore e conduttore della trasmissione Lezioni di Mafie: “È di queste ore la notizia che un importante pubblico ministero sarà conduttore di una trasmissione a La7. Oggi, lui che ricopre un ruolo importante in una Procura importante, presenterà una trasmissione. Prendo atto della scelta di andare in tv da parte di un procuratore della Repubblica d’Italia in carica. E invito tutti a valutarne l’opportunità“. (Fonte Il Fatto Quotidiano).

All’epoca dei fatti, Gratteri  non comprese il tenore delle suddette accuse e invitò Sisto a richiedere un procedimento disciplinare. Cosa che evidentemente Sisto ha perpetrato viste le recenti nuove dichiarazioni del procuratore capo a Otto e Mezzo, il talk serale di Lilli Gruber.

Lo scorso 16 settembre 2025, Gratteri a rivelato nel programma di Lilli Gruber che “un deputato di Forza Italia ha chiesto al Ministro di sapere se su queste mie trasmissioni sulle Lezioni di Mafia era necessario fare un accertamento, un ispezione, sul procuratore Gratteri per capire se queste Lezioni di Mafie le poteva fare oppure no e se fanno perdere di prestigio la Magistratura“.

Le affermazioni lasciano attonita ed incuriosita la padrona di casa di Otto e Mezzo che giustamente chiede maggiori dettagli: “Io parlo di mafie, nelle scuole, nelle università, in televisione dal 1989! Adesso, nell’ultimo periodo vedo un certo nervosismo… Forse perché è aumentato il seguito, c’è più gente che mi ascolta…Certo che se vogliono intimorirmi facendo una interrogazione parlamentare si sbagliano di grosso. Io a questa interrogazione parlamentare ho già dato una mia risposta al Ministero. Quando ci sarà il dibattito in Parlamento spero che in questo dibattito si parli anche dei limiti sulla libertà di stampa, sulla libertà di espressione e di pensiero“.

Gratteri aggiunge che ha partecipato al programma di La7 in forma completamente gratuita e che nel programma non si parla di processi ma di fenomeni. 

Il procuratore spiega che l’interrogazione parlamentare su di lui è stata chiesta da un secondo parlamentare di Forza Italia, non il succitato Sisto.

Come risposta La7, “Lezioni di Mafie” consta di “quattro serate con Nicola Gratteri, Antonio Nicaso e Paolo Di Giannantonio” in cui ci si dedica all’approfondimento “delle moderne modalità di sviluppo della criminalità organizzata”.

La prima puntata andata in onda mercoledì 17 settembre 2025 si è concentra sul potere della ‘Ndrangheta.

“Un viaggio nei luoghi e nella storia di una delle mafie più ricche al mondo” – si legge nella nota – “Per capire come funziona e perché un’organizzazione nata sulle montagne della Calabria sia oggi presente in tutti e cinque i continenti, capace di infiltrarsi nella finanza, nell’economia e nella politica. La puntata racconterà anche le storie di chi resiste e sceglie di dire no”.

Fonte seconda parte La7

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