Con l’arrivo della bella stagione riprendono anche le iniziative per prevenire la diffusione delle zanzare, principali responsabili della trasmissione di diverse malattie virali, potenzialmente anche gravi. L’attenzione delle amministrazioni.
Uno dei punti cardine del piano comunale di lotta alle zanzare è la collaborazione tra cittadini e comuni.
Anche quest’anno molti comuni propongono iniziative che sono risultate vincenti nelle campagne degli anni precedenti, invitando la cittadinanza a sottoscrivere dei patti di collaborazione per il trattamento delle aree private e distribuendo gratuitamente il prodotto larvicida e provvedendo direttamente negli spazi pubblici.
In cosa consiste il patto di collaborazione messo in pratica altrove?
Al cittadino che si impegna a trattare le caditoie dell’area privata individuata, con cadenza mensile e comunque dopo ogni abbondante pioggia, il Comune fornisce gratuitamente il prodotto biologico larvicida per l’intera stagione; al cittadino viene poi chiesto di rendicontare i trattamenti effettuati. Le richieste di adesione al patto di collaborazione possono essere inviate ad una via mail dedicata.
Il piano comunale prevede invece la sorveglianza del territorio da parte di un tecnico incaricato dal Comune, che effettua un monitoraggio puntuale e fornisce periodicamente un riscontro delle zone controllate e degli interventi specifici da attuare.
A partire dal mese di maggio vengono svolti periodici trattamenti delle caditoie pubbliche localizzate in ambito urbano e il trattamento di fontane e zone umide nell’intero territorio comunale.
La lotta alle zanzare è efficace se i trattamenti in ambito pubblico effettuati dal Comune sono affiancati dal trattamento delle aree private esterne da parte di cittadini e di imprese. Per contribuire a ridurre il livello dell’infestazione da zanzare, il Comune promuove quindi l’adozione di comportamenti corretti nell’ambito privato e offre consigli per proteggersi dalle punture:
. evitare di lasciare all’aperto contenitori che possano raccogliere acqua (es. sottovasi, annaffiatoi, recipienti) oppure svuotarli dopo l’uso e lasciarli capovolti in modo che non raccolgano la pioggia;
. proteggere con una zanzariera i contenitori che non possono essere svuotati e rovesciati (per esempio i bidoni degli orti) oppure chiuderli ermeticamente;
. falciare regolarmente l’erba e le siepi;
. svuotare fontane, piscine o laghetti ornamentali o mettere il larvicida. In alternativa è possibile metterci dentro i pesci rossi, ghiotti di larve di zanzara;
. controllare periodicamente e mantenere pulite le grondaie;
. svuotare settimanalmente e tenere puliti gli abbeveratoi e le ciotole per l’acqua degli animali domestici;
. non lasciare piscine gonfiabili ed altri giochi in giardino pieni d’acqua se non utilizzate.
Quando non è possibile evitare i ristagni d’acqua, occorre utilizzare i prodotti larvicidi per il controllo ecologico del ciclo vitale delle zanzare.
La Regione Emilia Romagna ha fatto una campagna informativa “SPUNTIAMOLA. Come difendersi da zanzare e altri insetti” mettendo a disposizione dei cittadini locandine e opuscoli con tutti i consigli utili per proteggersi dalle punture e contrastare la diffusione delle zanzare.
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