Il Cipess non ha ancora fissato la seduta per il si finale al progetto
La prossima tappa dell’iter che dovrebbe, come prevede la legge e nelle intenzioni del ministro
Matteo Salvini e della Stretto di Messina, portare all’approvazione entro fine anno del progetto definitivo e del piano finanziario del Ponte sullo Stretto di Messina è la seduta del Cipess chiamata a deliberare su entrambi i documenti.
Il fatto è che mancano 26 giorni alla fine dell’anno e ancora questa seduta non è stata fissata sul calendario.
Anzi, nel sito del Cipess non c’è neanche traccia del dossier da approvare.
Sarà il solito corto circuito comunicativo fra diversi apparati burocratici. Fatto sta che di questo ritardo approfittano le opposizioni per tornare all’attacco dell’opera.
La senatrice siciliana del 5S, Barbara Floridia, presidente della commissione di Vigilanza Rai, chiede alla premier Meloni di bloccare l’iter finchè è in tempo. “Il governo, scrive Floridia, pur di portare avanti le smanie propagandistiche di Salvini, sta letteralmente saccheggiando il Sud.
Oltre ai 14,7 miliardi già stanziati, Salvini ne vuole aggiungere altri 3,9 ancora una volta spolpando i fondi Fsc. È inaccettabile, soprattutto alla luce del fatto che il parere di compatibilità ambientale pubblicato sul portale del ministero evidenzia come tutta la documentazione sia letteralmente fallata. A tal proposito, ho depositato un’interrogazione per chiedere a Salvini di fermarsi un attimo e di attendere che la commissione Ue esprima la sua valutazione di incidenza ambientale, come previsto dalle norme comunitarie. Dall’altezza del ponte alle indagini geofisiche e sismologiche, dalla gestione dei rifiuti di scavo prodotti all’analisi delle eventuali alternative all’opera, fra cui quella di non realizzarla affatto, i documenti sin qui presentati fanno acqua da tutte le parti.
Quella stessa acqua che, purtroppo, in Sicilia ancora scarseggia senza che il governo abbia saputo fornire soluzioni concrete negli ultimi nove mesi.
Stiamo ipotecando il futuro del Meridione giocando alla roulette russa con un ponte privo di progetto esecutivo: Meloni si fermi, prima che il giochino sfugga irrimediabilmente
di mano”.