Da ieri è iniziato l’autunno astronomico, con l’equinozio autunnale che ha determinato il passaggio tra le due stagioni. Da oggi le notti saranno più lunghe del dì.
In concomitanza con questo cambio di stagione, registriamo per oggi pomeriggio quello che possiamo definire il canto del cigno di questo periodo dinamico che ha caratterizzato fin’ora settembre, con il passaggio di una saccatura instabile che lambirà la nostra isola determinando la formazione di temporali e piogge specie sui settori occidentali.
L’immagine allegata mostra una ipotesi di distribuzione dei fenomeni, per oggi pomeriggio, che vedrebbe escluso il centro Sicilia.
Le possibilità che quindi il nisseno sia coinvolto in questo peggioramento sono basse.

Come detto questo passaggio sarà la chiusura di una parentesi, che farà da trampolino ad una nuova fase improntata sulla stabilità atmosferica, e che avrà inizio con un sussulto del promontorio nord africano per la seconda metà di questa settimana, con picco tra venerdì e domenica.
La temperatura, oggi grossomodo in media, è prevista in deciso aumento, passando dagli attuali +14°C ad 850Hpa fino ad arrivare (probabilmente) a +20°C il 28 settembre.
Si trattera con buona probabilità di una fase limitata di caldo sopramedia, giacchè diversi indici propendono per un rientro nella normalità della temperatura proprio con l’inizio del nuovo mese di ottobre.
Tuttavia il pattern (il segnale di fondo che forniscono i modelli) appare completamente opposto a quello attuale, ragion per cui è lecito attendersi un periodo esente da precipitazioni degne di nota che ragionevomente potrebbe condizionare la prima metà del nuovo mese.
Allo scopo alleghiamo due mappe che indicando le anomalie di geopotenziale a 500Hpa per l’Europa, elaborate dal centro di calcolo ECMWF.
La prima (fig. 2) ci restituisce le anomalie della settimana appena conclusasi; la seconda delinea lo scenario previsto per il periodo 30/09 – 07/10.

E lampante la differenza. Per il sud Europa si avrà una ripresa del flusso zonale atlantico che porterà la fascia degli anticicloni a fare da scudo a qualsiasi incursione da nord, facendo scorrere le perturbazioni sugli stati centrali del continente, mentre gli stati “mediterranei” dovrebbero rimanere a secco.
Queste elaborazioni ricomprendono periodi di tempo piuttosto lunghi. Non sono da considerarsi come dettagliate per una zona specifica, ma ci danno un idea di cosa di dobbiamo aspettare nelle prossime 2/3 settimane.
Come sempre, entreremo più nel dettaglio a tempo debito.
Fonte MeteoCaltanissetta