Il consulente della Regione sotto accusa per le frasi omofobe sugli “omosessuali come gli ebrei
Il Papa? Non conosce il Catechismo.
Chi si è vaccinato contro il Covid e ha usato le mascherine? Un «intelligente asintomatico». Il
dittatore Franco? Un salvatore della patria. Omofobia a parte, il pensiero dell’avvocato Gianfranco Amato, consulente della Regione siciliana, è vario e multidisciplinare.
Il governo Schifani e la Democrazia cristiana hanno fatto quadrato attorno al consulente, reclamando il principio della libertà di espressione del pensiero che, in realtà, l’avvocato
Amato ha legittimamente tradotto, in questi anni, in numerosissimi e affollati convegni, interviste a giornali, siti, radio e tv, nella pubblicazione di libri e anche attraverso un blog.
Tra una settimana, poi, Amato potrà riaffermare le proprie idee anche alla Festa dell’Amicizia, organizzata dalla Dc a Ribera, dall’8 al 10 novembre.
Ieri, però, è scesa in campo la vicepresidente nazionale democristiana Francesca Donato:
«La Dc non è omofoba, ma è contro le derive ideologiche», ha protestato.
E lo stesso avvocato Amato, con un comunicato stampa, ha parlato di «una campagna diffamatoria nei miei confronti su frasi che io non ho mai né scritto né pronunciato o che sono state strumentalmente mistificate».
Il consulente si è riservato «il diritto di adire l’autorità giudiziaria contro tutti coloro che
stanno contribuendo ad infangare il mio onore», si legge al termine della nota, firmata in calce: «Avv. Gianfranco Amato».
Per la vicepresidente Donato, del resto, «le dichiarazioni dell’avvocato Amato sono state estrapolate e strumentalizzate per attaccare chi come noi presidia i valori cristiani e tradizionali».
Valori cristiani che, a quanto pare, per il consulente Amato non sarebbero rappresentati in modo autentico dal Papa.
Proprio sul suo blog, infatti, nel febbraio del 2022, prendendo spunto da una performance a Sanremo del cantante Achille Lauro, Amato esprime questi giudizi sul Pontefice: «Sappiamo ormai da anni che la teologia non è il piatto forte di Bergoglio, ma i fedeli cattolici avrebbero diritto ad un Papa che quantomeno conoscesse il Catechismo».
Un Catechismo dal quale Amato decide di scegliere alcuni quesiti: «Domanda 225: “Chi sono quelli che si trovano fuori della vera Chiesa?”.
Risposta: “Si trovano fuori della vera Chiesa gli infedeli, gli ebrei, gli eretici, gli apostati, gli scismatici e gli scomunicati”.
Risulta abbastanza chiaro anche, appunto, ad un bambino», scrive.
Quindi, ecco i cupi interrogativi di Amato: «Resta da comprendere quali siano i veri motivi che spingono quello che viene ritenuto l’attuale capo della Chiesa cattolica a disorientare i fedeli. Si tratta di semplice ignoranza teologica o vi è il preciso intento di scardinare il depositum fidei, il Magistero e la Tradizione?». E dire che, accennando a uno dei motivi alla base della nomina di Amato, l’assessora alla Famiglia Nuccia Albano nei giorni scorsi aveva dichiarato: «Oltre agli aspetti di natura tecnica, mi risulta essere un grande cattolico».
Sullo stesso blog, il 24 febbraio del 2024, Amato decide di pubblicare integralmente il discorso di Wladimir Putin in occasione dell’invasione dell’Ucraina e, in un altro articolo, rilancia il pensiero di filosofi che celebrano il «risveglio imperiale della Russia» e considerano l’Europa moderna come «un regime liberal-nazista: Lgbt+, pagliacci al potere, cancel culture+, odio viscerale e radicale per i russi».
Ce n’è anche per quei cittadini che hanno rispettato le regole durante gli anni della pandemia, definiti «covidiani».
In questo caso, il consulente per la Famiglia e le politiche sociali della Regione usa un’ironia sferzante: «Il covidiano — scrive — è veramente un uomo di fede.
Crede nella nuova trinità: Pandemia, Coronavirus e Vaccino onnipotente.
Per lui è certamente cosa lodevole impedire le autopsie e la ricerca delle reali ragioni dei decessi, perché nessuno deve mettere in dubbio il dogma». «I covidiani — aggiunge — sono credenti impeccabili. Ognuno di noi può trovarli tra gli amici più cari, tra i parenti, tra i conoscenti, tra i colleghi. Sono gente seria ed educata e sono certamente intelligenti. Ma per carità cristiana, o semplicemente per giustificarli, si potrebbe dire che sono intelligenti asintomatici».
A proposito di libertà fondamentali, poi, in un articolo del dicembre 2019 si ritrova anche un elogio del dittatore spagnolo Francisco Franco: «L’uomo che ha evitato la sovietizzazione della Spagna e ha salvato il cristianesimo e la Chiesa in quella terra». Questa, omofobia a parte, una sintesi del pensiero dell’avvocato Gianfranco Amato, consulente del governo Schifani.
A proposito, se si dà un’occhiata all’albo dell’Ordine degli avvocati di Grosseto nel quale è iscritto, viene fuori che Amato è «attualmente sospeso dall’esercizio della professione».
Una sospensione arrivata, stando al sito ufficiale dell’Ordine, il 27 dicembre del 2022, dopo altre sospensioni negli anni precedenti.
A prescindere dalle motivazioni, è un dettaglio non da poco per la Regione che paga la consulenza all’avvocato, visto che, come si legge dal decreto di nomina, la “somma complessiva di euro 10.463,67” è comprensiva di un “contributo cassa previdenziale avvocati”.