Caltanissetta 401
  • Home
  • Cronaca
    • Cronaca Internazionale
  • Politica locale
    • Politica
  • Rassegna stampa
    • Economia e Finanza
    • Riflessioni
    • Riceviamo e pubblichiamo
  • Cultura ed Eventi
    • Concorsi
    • Scuola
    • Tecnologia
  • Sport
  • Altro
    • Dalla provincia e dintorni
    • Ricette tipiche
    • Salute & Benessere
    • Meteo
Reading: Perchè ieri il video del Sindaco Tesauro, sulla crisi idrica, non ha emozionato più di tanto ?
  • Seguici
Font ResizerAa
Caltanissetta 401Caltanissetta 401
Cerca
  • Home
  • Chi siamo
  • News
    • Cronaca
    • Politica locale
    • Cultura ed Eventi
    • Sport
    • Rassegna stampa
    • Salute & Benessere
    • Riceviamo e pubblichiamo
    • Dalla provincia e dintorni
Follow US
© Caltanissetta401 | Realizzato da Creative Agency
Caltanissetta 401 > News > Cronaca > Perchè ieri il video del Sindaco Tesauro, sulla crisi idrica, non ha emozionato più di tanto ?
CronacaRiflessioni

Perchè ieri il video del Sindaco Tesauro, sulla crisi idrica, non ha emozionato più di tanto ?

Last updated: 22/09/2024 9:42
By Sergio Cirlinci 434 Views 7 Min Read
Share
SHARE

Ieri sera il Sindaco Tesauro ha postato su Facebook un suo video dal titolo “NON POSSO PIÙ’ ACCETTARE CHE LA MIA CITTÀ SOFFRA ANCORA QUESTA CRISI IDRICA”, video che ai molti è parso più un “atto dovuto”, anche se giusto ed opportuno, dopo i tanti silenzi e assenze, che stavano rischiando, insieme alla rabbia e all’esasperazione, di far andar oltre i limiti la protesta di Piazza Garibaldi.

Proteste, come mai in questo caso giuste e legittime.

Dopo mesi e mesi di ritardi, turni ballerini e zone dove l’acqua è ormai un miraggio, c’era da aspettarselo.

I campanelli di allarme si erano già sentiti, vari Sit In, Assemblee, articoli e servizi televisivi a livello locale, regionale, nazionale ed anche internazionale, che avevano lanciato il grido di rabbia, rimasto in parte inascoltato, dovevano far presagire che prima o poi si sarebbe arrivato a questo.

Ma, come spesso accade, e sapendo che il nisseno non è un “francese”, si è sottovalutato il fatto che pian pianino la rabbia e l’insofferenza andavano “lievitando”.

Vero è che, oltre a non essere “francesi” il nisseno non ama scendere in piazza, già non lo fa per passeggiare, figuriamoci per protestare.

Probabilmente tutto ciò ha dato l’impressione che, così come avviene in altri casi, i cittadini avrebbero assorbito il colpo della mancanza di erogazione in silenzio e che si sarebbero al limite con sfoghi sui social, che alla fin fine lasciano il tempo che trovano.

Quando per il terzo giorno di fila si è visto invece che dalle parole si stava passando ai fatti e che in Piazza Garibaldi c’erano più rappresentanti delle forze dell’ordine che manifestanti, allora, forse anche perchè sollecitati, si è finalmente capito che era il caso di parlare alla città tramite un video, ovviamente sui social, anche se sarebbe stato meglio scendere tra la gente e spiegare a quattrocchi e magari poi mostrare il video.

Video che non ha emozionato perchè dei tanti viaggi palermitani si è percepito soltanto una richiesta a Siciliacque di aumentare la fornitura, meglio pregare affinchè piova.

Non si è capito però se si sono andati a battere i pugni sul tavolo del Presidente della Regione Schifani, per riattivare i tre potabilizzatori, ricominciare a lavorare sull’invaso Blufi, riparare le condotte colabrodo, che potrebbero far arrivare più acqua ala nostra città, magari non subito, ma che sicuramente ci mette al riparo per il futuro.

Ha invece colpito il dire che le colpe non sono sue, visto che si è insediato da poco tempo, e che si è ritrovato ad affrontare una crisi che si doveva affrontare precedentemente.

Ma cosa peggiore è stato il totale silenzio su quando riprenderà la distribuzione, notizia che i nisseni attendono con ansia.

Nessuna colpa o parola è stata rivolta al gestore locale, come se in città, quella poca acqua che arriva arrivasse in maniera “democratica”.

Non è la prima volta infatti, che si segnala una non equa distribuzione tra le varie zone della città e all’interno delle stesse, per non parlare di chi non la riceve da 104 giorni e delle ormai “mitiche” pompe di sollevamento, che pare siano nei magazzini di Caltaqua ma che del loro utilizzo ancora nulla si sa.

Per arginare il problema e per alleviare i disagi si risponde con le autobotti, diventate ormai più preziose di una “Ferrari”, sempre che arrivino o che servono per riempire i bidoni, che non tutti i cittadini possono poi trasportare poi a casa, il tutto condito con “fiumi” di parole e di buoni propositi nei consigli comunali.

Forse si aspettano che le piogge, ma devono essere molto abbondanti, possano salvare la città da quello che nessuno riesce più ad immaginare possa succedere.

Oltre al Sindaco, dove sono tutti i nostri rappresentanti politici a livello regionale, che dovrebbero andare insieme a lui alla regione a battere anche loro i pugni su quel tavolo, chiedendo interventi immediati ?

Il cittadino, anche quello più sprovveduto, francamente non comprende il perchè dietro le parole, non ci siano azioni energiche e concrete.

Qualcuno ha rievocato la grande manifestazione per la SS640, 2019, durante l’amministrazione Ruvolo, alla quale si unì anche S.E il Vescovo, che oggi nulla o poco dice su quanto sta succedendo oggi in città.

Penso che sia giunto il momento che il primo cittadino si metta a capo della protesta, chiamando al suo fianco tutti, dai suoi colleghi sindaci della provincia, alle forze politiche locali, comprese quelle di maggioranza, un po’ silente sul tema, e di opposizione, fino a quelle religiose, togliendo ai cittadini l’onere di dovere organizzare la protesta, chiedendo a gran voce l’intervento di chiunque possa evitare la “catastrofe”, come ad esempio il far intervenire il Genio Militare e la Protezione Civile

Non è forse lui il Primo cittadino ?

I cittadini non potrebbero che apprezzare e sarebbero sicuramente tutti al suo fianco.

Ma se ci si limita alle parole, ai selfie dei pozzi trovati, che non pare abbiano fatto migliorare la situazione, si da l’impressione sia stato soltanto un atto richiesto per evitare che la protesta potesse degenerare, visto che i segnali c’erano tutti.

Servono azioni e fatti concreti, tutto il resto non serve a nulla.

Si attende adesso il Consiglio Comunale Aperto del 27, dove i cittadini, sempre che venga accetta la richiesta inviata al Presidente del Consiglio Bruzzaniti, potranno dire la loro, anche se solo per tre minuti, ma che basteranno e avanzeranno per dire quello che spesso la politica non dice o dimentica di dire.

Ad Maiora

You Might Also Like

Caltanissetta: Il Comitato delle Mamme” oggi ha incontrato S.E. il Prefetto

Sindaco Walter Tesauro: “NON POSSO PIÙ’ ACCETTARE CHE LA MIA CITTÀ SOFFRA ANCORA QUESTA CRISI IDRICA”

L’assessore alla Pubblica Istruzione incontra gli istituti. Lo Muto: “Scuola motore di crescita per diventare protagonisti del cambiamento”

Gaza, Israele ferma gli aiuti umanitari per il no di Hamas al piano Witkoff e incassa l’appoggio Usa. A Gerusalemme 500 coloni assaltano la moschea di Al-Aqsa

Sparatoria a Washington: uccisi 2 funzionari dell’ambasciata israeliana. Il killer: Palestina libera

TAGGED:CaltanissettaComuneCrisi idricaSindaco Tesauro
Share This Article
Facebook Twitter Whatsapp Whatsapp Email Copy Link Print
Caltanissetta 401
Direttore responsabile 
Sergio Cirlinci

93100 Caltanissetta (CL)

redazione@caltanissetta401.it
P:Iva: 01392140859

Categorie

  • Cronaca
  • Cultura ed Eventi
  • Politica locale
  • Rassegna stampa
  • Sport

Categorie

  • Concorsi
  • Dalla provincia e dintorni
  • Finanza
  • Giovani e Università
  • Sanità

Link utili

  • Chi siamo
  • Privacy & Cookie Policy

Caltanissetta 4.0.1 è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Caltanissetta n.03/2024 del 21/08/2024. | Realizzato da Creative Agency

Username or Email Address
Password

Lost your password?