Di tutto avremmo pensato di preoccuparci nel 2024, ma non di certo del problema “acqua” e della paura di rimanere a secco
Dal video di qualche giorno fa del sindaco Tesauro, apprendiamo con piacere che i pozzi forniranno 96 litri di acqua al secondo per la sola città di Caltanissetta, eravamo fermi a 54.
Ciò consentirà il mantenimento della turnazione ogni sei giorni e probabilmente la si potrà anche ridurre, parole del sindaco.
Apprendiamo anche che sono state installate le famose tre pompe di sollevamento, come approvato dal consiglio comunale l’1° Agosto.
Da quello che ci risulta però delle tre, solo una è stata realmente e parzialmente installata, nella zona di Niscima, parzialmente perchè ahimè non è ancora in funzione, causa mancanza dell’attacco elettrico, forse ci si era dimenticati che senza elettricità le pompe non possono funzionare.
Le altre due sarebbe giusto chiarire, da chi invece dice essere già installate, che fine hanno fatto e quando si pensa di installarle, visto che ad esempio quella prevista in viale Stefano Candura darebbe la possibilità a molti residenti di ricevere finalmente l’acqua, che non vedono scorrere regolarmente dai propri rubinetti dal lontano 10 giugno, tranne un solo giorno e per pochi minuti.
Ma i nisseni pare però che non si fidino più delle parole dei nostri amministratori.
Non è una caso che come testimoniano varie foto, pubblicate giorni fa sui social, si cercano le più svariate e più fantasiose soluzioni, forse non del tutto sicure.
Questo, purtroppo, è quello che sta succedendo dalle nostre parti.
La continua preoccupazione di rimanere senz’acqua “costringe” molti cittadini, che non hanno autoclavi condominiali o garage dove allocare recipienti, a trovare ogni spazio utile per posizionare riserve.
Situazione sicuramente molto simile in altri comuni, ma a Caltanissetta, idraulici e negozi che vendono materiale idraulico sono presi d’assalto e trovare oggi un idraulico libero è impresa ardua.
Recipienti di ogni tipo e quantità vengono installati senza la minima precauzione o accorgimento e, cosa più grave senza prima verificare se il balcone o il terrazzo sia in grado si sostenerne il peso.
Tralasciando l’aspetto estetico, il problema è la sicurezza.
Ci auguriamo tutti, specialmente chi abita sotto alcuni balconi, che prima della loro installazione, ci si sia premurati di far intervenire un tecnico, che abbia verificato se il peso del/dei recipienti sia sostenibile dalla struttura.
Queste installazioni “spericolate”, insistono prevalentemente in zone dove le costruzioni sono abbastanza datate, quando le costruzioni erano fatte non certo con i più moderni accorgimenti, i balconi hanno spesso solo due lame di ferro a sostenerli…forse qualche dubbio dovrebbe sorgere.
I cittadini nisseni sono preoccupati e andrebbero capiti, non attaccati, alle parole si risponde con i fatti, sperando ovviamente che le dichiarazioni rese sino ad oggi, siano domani realtà.
Giusto precisare che nessuno vuol fare “terrorismo psicologico” o riportare “pericolose falsità”.
Per correttezza è giusto riportare quanto scritto dall’ass. Aiello, in questo commento nel suo post con il video del sindaco, in riferimento al “terrorismo psicologico”, precisando però che chi non è “in buona fede”, non lo è per chissà quale motivo, ma solo perchè è preoccupato.

Ad Maiora