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Caltanissetta 401 > News > Cronaca > Cronaca Internazionale > Raggiunto l’accordo per Gaza, tregua e ostaggi liberi. L’annuncio di Trump: ‘E’ un grande giorno’. Gioia nella Striscia, ma si spara ancora
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Raggiunto l’accordo per Gaza, tregua e ostaggi liberi. L’annuncio di Trump: ‘E’ un grande giorno’. Gioia nella Striscia, ma si spara ancora

Last updated: 09/10/2025 8:01
By Redazione 73 Views 9 Min Read
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Gli Usa saranno coinvolti nel mantenimento della pace. Gli ostaggi dovrebbero rientrare lunedì, anche quelli morti

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Secondo Hamas, verranno liberati 20 ostaggi in cambio di 1950 prigionieri palestinesi, di cui 250 condannati all’ergastolo.Israele continua a bombardare GazaTrump: Usa saranno coinvolti nel mantenimento della pace a Gaza. ‘Gli ostaggi dovrebbero rientrare lunedì, anche quelli morti’Si precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un’intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell’autore e/o dell’intervistato che ci ha fornito il contenuto. L’intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull’argomento trattato, caltanissetta401.it è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d’interpretazione.                                                 

Israele e Hamas hanno raggiunto l’accordo sulla “prima fase” del piano per sospendere i combattimenti e rilasciare almeno i 20 ostaggi ancora vivi nel weekend quando in Medio Oriente, e forse anche a Gaza, dovrebbe arrivare l’artefice dell’accordo, Donald Trump, che ha annunciato sul suo social media Truth lo storico traguardo.

“Sono molto orgoglioso di annunciare che Israele e Hamas hanno entrambi firmato la prima fase del nostro piano di pace. Ciò significa che tutti gli ostaggi saranno rilasciati molto presto e Israele ritirerà le sue truppe secondo una linea concordata, come primo passo verso una pace forte e duratura”, ha scritto il presidente americano alla fine di una giornata in cui erano stati sempre più evidenti i segnali che l’intesa era imminente.
Il più chiaro, quel bigliettino che il segretario di Stato Marco Rubio ha consegnato al tycoon durante una tavolo rotonda su ‘Antifa’ nel quale si chiedeva la sua autorizzazione per il post sul social media che gli avrebbe consentito di annunciare per primo la pace a Gaza. “Questo è un grande giorno per il mondo arabo e musulmano, Israele, tutte le nazioni circostanti e gli Stati Uniti d’America. Ringraziamo i mediatori di Qatar, Egitto e Turchia, che hanno collaborato con noi per rendere possibile questo evento storico e senza precedenti. benedetti gli operatori di pace!”, ha scritto ancora.

“Con l’aiuto di Dio, riporteremo tutti a casa”, ha commentato Benyamin Netanyahu che ha subito convocato il parlamento per approvare il piano e poi ha chiamato il presidente americano. La gioia è esplosa nelle strade di Gaza e tra le famiglie degli ostaggi che hanno inviato un video messaggio a Trump. Hamas ha dichiarato che “l’accordo determina la fine della guerra a Gaza, il ritiro dell’Idf, l’ingresso di aiuti e lo scambio di prigionieri, dopo negoziati responsabili e seri che il movimento ha condotto insieme alle fazioni”. Il gruppo ha anche espresso “apprezzamento profondo per gli sforzi dei fratelli mediatori di Qatar, Egitto e Turchia, e del presidente americano”. Ma Hamas ha anche chiesto a Trump di fare pressione su Israele perché rispetti i termini.

Sui dettagli del ritiro delle forze israeliane si sa ancora molto poco. Un alto funzionario della Casa Bianca ha dichiarato alla Cnn che “una volta votato a favore, Israele dovrà ritirarsi sulla linea, il che dovrebbe richiedere meno di 24 ore”. Dopo che Israele se ne sarà andato, scatterà il termine di 72 ore per il rilascio degli ostaggi israeliani. “La nostra valutazione è che gli ostaggi inizieranno a essere rilasciati lunedì”, ha dichiarato il funzionario anche se altre fonti non escludono che il rilascio possa avvenire già sabato o domenica. Secondo la Bbc, Israele ha respinto il rilascio di Marwan Barghouti nell’accordo di scambio dei prigionieri, nonostante l’insistenza di Hamas sul suo rilascio.
Lo storico accordo arriva proprio due anni dopo che Israele ha lanciato una campagna militare a Gaza in risposta all’attacco del 7 ottobre 2023, in cui Hamas han ucciso circa 1.200 persone e ne ha preso in ostaggio altre 251. Da allora, almeno 67.183 sono state uccise dalle operazioni militari israeliane a Gaza, tra cui 20.179 bambini, secondo il ministero della Salute palestinese.

Secondo Hamas, verranno liberati 20 ostaggi in cambio di 1950 prigionieri palestinesi, di cui 250 condannati all’ergastolo.

La prima fase dell’accordo per porre fine alla guerra a Gaza prevede il rilascio da parte di Hamas di 20 ostaggi vivi in una sola volta in cambio di circa 2.000 prigionieri palestinesi. Lo ha detto all’AFP una fonte del movimento islamista.
Lo scambio deve avvenire entro 72 ore dall’inizio dell’attuazione dell’accordo, la cui firma è prevista oggi, ha precisato all’AFP questa fonte al corrente dei negoziati.
Gli ostaggi devono essere rilasciati in cambio del rilascio di 250 palestinesi condannati all’ergastolo e di altre 1.700 persone arrestate da Israele dall’inizio della guerra il 7 ottobre 2023, ha aggiunto la stessa fonte.
Secondo ABC News, i colloqui a Sharm el-Sheikh si sono concentrati su cosa sarebbe successo nei primi giorni e nelle prime settimane dell’accordo. I colloqui si sono concentrati su un ritiro parziale israeliano da Gaza e su uno scambio di ostaggi con prigionieri palestinesi. Alcuni dei punti più controversi, come il disarmo di Hamas e la questione della governance a Gaza, dovranno essere negoziati in seguito.

Israele continua a bombardare Gaza

I media palestinesi hanno riferito che all’alba gli aerei da guerra israeliani hanno effettuato pesanti bombardamenti sulle zone occidentali della città di Gaza. Le fonti hanno affermato che uno dei raid ha preso di mira un’abitazione nel campo di Al Shati.
Il corrispondente di Al Jazeera ha riferito che all’alba di oggi aerei da guerra israeliani hanno effettuato attacchi aerei sul centro di Khan Yunis, a sud della Striscia di Gaza. Il giornalista ha affermato che gli attacchi aerei sono stati accompagnati da bombardamenti di artiglieria che hanno preso di mira anche il centro della città.
L’Idf ha inoltre intimato i palestinesi di non avvicinarsi a Gaza City. Le forze armate israeliane continuano a circondare Gaza City e ritengono estremamente pericoloso tornarvi. La zona a nord di Gaza è ancora considerata una zona di combattimento pericolosa. E’ necessario astenersi dal tornare a nord o dall’avvicinarsi alle zone in cui l’esercito è schierato e opera nella Striscia di Gaza.

Trump: Usa saranno coinvolti nel mantenimento della pace a Gaza. ‘Gli ostaggi dovrebbero rientrare lunedì, anche quelli morti’

Il presidente americano Donald  Trump ha dichiarato che gli Stati Uniti contribuiranno alla ricostruzione di Gaza e a mantenerla sicura e pacifica, dopo che Israele e Hamas hanno concordato la prima fase del suo piano di pace.
“Saremo coinvolti nell’aiutarli a raggiungere il successo e a mantenere la pace”, ha dichiarato Trump a Fox News poche ore dopo l’annuncio dell’accordo, aggiungendo di essere “molto fiducioso che ci sarà pace in Medio Oriente”.
“Credo che gli ostaggi torneranno lunedì e che ci saranno anche i corpi di quelli morti”, ha detto il presidente Usa.
Delle 251 persone rapite nell’attacco del movimento islamista palestinese contro Israele il 7 ottobre 2023, 47 sono ancora ostaggi a Gaza, 25 delle quali sarebbero morte secondo lo Stato ebraico.

Trump ha annunciato che intende accettare l’invito del premier israeliano Benjamin Netanyahu a parlare alla Knesset, secondo quanto riportato da Axios. “Vogliono che tenga un discorso alla Knesset e lo farò sicuramente se lo vorranno”, avrebbe detto Trump definendo “eccellente” la sua conversazione telefonica con Netanyahu avvenuta dopo la firma degli accordi tra lo Stato ebraico Hamas sulla prima fase del piano di pace.
Cnn aveva riferito che Israele si sta preparando per una possibile visita di Trump all’inizio della prossima settimana.

Fonte gazzettadelsud.it

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