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Scarcerato e rimpatriato il capo della polizia libica Almasri. Polemiche in parlamento

Last updated: 23/01/2025 6:21
By Redazione 111 Views 4 Min Read
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Il coro dei partiti della minoranza è unanime: Avs, Pd, Più Europa, Iv, M5s e Azione definiscono di una “gravità inaudita” quanto accaduto

Contents
L’accadutoNordio, valuta invio atti a Pg RomaPd, chiarire perchè Almasri fosse in ItaliaFaraone (IV), Meloni venga in aula a riferireAppendino (M5S), gravissimo il volo di stato per un criminale

AGI – Il caso della scarcerazione e del rimpatrio di Njeem Osama Elmasry Habish, capo della polizia giudiziaria libica conosciuto come ‘Almasri’ – arrestato domenica a Torino su mandato di arresto della Corte penale internazionale, sta montando in parlamento dove in apertura di seduta dell’Aula della Camera, il coro dei partiti della minoranza è unanime: Avs, Pd, Più Europa, Iv, M5s e Azione definiscono di una “gravità inaudita” quanto avvenuto – “è stato liberato un torturatore“, accusano – chiedendo alla premier di riferire in Aula e sollecitando “alla trasparenza” il governo e il ministro Nordio.

L’accaduto

Secondo quanto si apprende, la scarcerazione sarebbe avvenuta per un difetto procedurale. Un arresto ritenuto ‘irrituale’, perché sarebbe sostanzialmente mancata l’interlocuzione e comunicazione preliminare al ministero necessaria in casi simili. Proprio questo errore procedurale avrebbe portato la Corte di Appello di Roma a disporre con ordinanza l’immediata scarcerazione e il rimpatrio in esecuzione al provvedimento di espulsione.

Nordio, valuta invio atti a Pg Roma

È giunta agli uffici di via Arenula la richiesta della Corte Penale Internazionale di arresto di Najeem Osema Almasri Habish, il capo della polizia giudiziaria libica arrestato a Torino. Lo fa sapere il ministero della Giustizia, spiegando che “considerato il complesso carteggio”, il Guardasigilli Carlo Nordio “sta valutando la trasmissione formale della richiesta della Cpi al procuratore generale di Roma, ai sensi dell’articolo 4 della legge 237 del 2012”.

Pd, chiarire perchè Almasri fosse in Italia

“In Libia – prosegue il parlamentare dem – esistono veri e propri ‘lager’, come li ha definiti Papa Francesco, e la persona liberata ieri è ritenuta uno dei principali responsabili degli orrori che vi si compiono. È indispensabile comprendere per quale motivo Almasri fosse in Italia e, soprattutto, perché sia stato rimesso in libertà con tale urgenza, nonostante i mandati di cattura internazionale” ha detto il deputato dem, Paolo Ciani.
“Questa decisione, che rappresenta una violazione degli impegni assunti dal nostro Paese nei confronti della Corte Penale Internazionale, appare come il risultato di una scelta politica sulla quale è indispensabile garantire piena trasparenza. Il Governo – sollecita Ciani – ha il dovere di fornire spiegazioni chiare e dettagliate per ristabilire la credibilità dell’azione dello Stato e riaffermare l’impegno dell’Italia verso la giustizia internazionale”.

Faraone (IV), Meloni venga in aula a riferire

“Davanti al fatto, gravissimo, del rilascio del generale libico Almasri, deve essere la stessa presidente del Consiglio Giorgia Meloni a venire in Parlamento con urgenza per dare delle spiegazioni”. Lo ha detto Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera, nel corso di un intervento in Aula. “È la premier Meloni che ci ha giurato che avrebbe perseguitato in tutto lo spazio ‘terracqueo’ i trafficanti di esseri umani. Quando pero’ se ne trova uno in mano, decide di rimandarlo a casa”.

Appendino (M5S), gravissimo il volo di stato per un criminale

“Il fatto non è grave ma gravissimo: ci devono spiegare perché un uomo con un mandato di arresto della Corte penale internazionale per crimini contro l’umanità sia stato rimandato a casa con tutti gli onori, addirittura con un volo di Stato. Io non riesco a credere che sia un errore, io non riesco a credere che il ministro Nordio e tutto l’apparato non sapessero”. Lo ha detto la vicepresidente del Movimento 5 Stelle, Chiara Appendino, intervenendo alla Camera.

Fonte AGI

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