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Stasera occhi in su: la Luna sarà bassa come non succede da vent’anni

Last updated: 11/06/2025 19:21
By Redazione 152 Views 5 Min Read
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Per scorgere in cielo la Luna Piena bisogna alzare la testa, ma questa sera, 11 giugno 2025, non bisognerà farsi venire il torcicollo: la Luna sarà bassa, molto bassa come non succedeva da quasi un paio di decenni. Non è un fatto eccezionale, è un fenomeno periodico dovuto alle reciproche posizioni nella loro orbita rispetto al Sole di Terra e Luna, qualcosa di conosciuto e prevista da centinaia di anni.

Però, visto che la prossima volta sarà fra altri vent’anni circa, nel 2043 dato che questo ciclo è di 18,6 anni, si può sfruttare la situazione meteorologica che c’è nel nostro Paese in questi giorni, sereno quasi dovunque, per osservare il nostro satellite con calma, visto che anche fa caldo e stare all’aperto è piacevole. Gli americani chiamano quella di giugno la Luna delle fragole, ogni mese ne ha una che rimanda alla natura, i campi e le stagioni, gli Usa alla fin fine nascono da una cultura contadina, che ha coltivato o pascolato animali su enormi spazi.

Sorgerà verso le 21.30 verso est e, per un ben noto effetto dovuto al nostro cervello, al sorgere vicino a oggetti noti, come alberi o case, sembrerà per qualche minuto più grande del solito, ma poi si alzerà in cielo, descrivendo però un arco molto piccolo stavolta, perché parte bassa e rimane bassa.

La Luna piena si può guardare a occhio nudo o con un binocolo che possiamo avere in casa, da teatro o da montagna, ricordiamoci sempre che quello usato da Galileo per rivoluzionare la concezione dell’Universo aveva solo otto ingrandimenti e lenti pessime. Proprio la visione dei monti e del suolo lunare gli fecero capire che si trattava non di un corpo celeste perfetto, come si pensava dai tempi del grande filosofo Aristotele, ma di un satellite della nostra Terra fatto di materiale solido e, tutto sommato, abbastanza simile al nostro pianeta, da cui probabilmente nacque in seguito a un gigantesco urto cosmico.

È interessante, e poco usuale nel nostro convulso mondo, vedere quanto velocemente si muove la Luna in cielo, e la sua pienezza è l’ideale per notarlo, o farlo notare ai più giovani che abbiamo vicino.

Una cosa divertente, se si è da soli o meglio in compagnia, è capire cosa “vediamo” sulla Luna. Sappiamo bene, ci siamo anche stati, che è fatta di materiale solido soprattutto roccioso, ma noi da terra, cosa ci vediamo sulla superfice che ci viene mostrata?

Ci vediamo un volto, due occhi grandi e una bocca ancor di più, come ci hanno insegnato alle scuole primarie, o ci vediamo un coniglio, come fanno cinesi, giapponesi e coreani, o ancora una vecchina col sacco di carbone sulle spalle come in Belgio e dintorni, o, infine, un coccodrillo come gli abitanti dell’africa occidentale?

È il fenomeno noto come pareidolia, grazie al quale al nostro cervello sembra che alcune forme casuali, come crateri e montagne lunari, ci ricordino qualcosa di familiare. Avviene anche con le costellazioni che dipendono fortemente dalla cultura di chi le guarda: quelle occidentali sono completamente diverse da quelle cinesi, anche se greci e latini, oppure i cinesi, vedevano le stesse stelle.

Un gioco da fare in compagnia, che finisce se si usa un anche piccolo cannocchiale, come detto. Appariranno infatti allora monti e valli e “mari” che l’acqua non l’hanno mai vista, dato che sono vaste regioni dovute a colate laviche antiche probabilmente occorse dopo la formazione della Luna, che facciamo risalire a 4,5 miliardi di anni fa.

È emozionante, mentre si guarda la Luna, immaginare e ripensare a quello che ha significato, e significa, per l’umanità questa compagna fedele della nostra vita, che, aimè, si sta allontanando velocemente: 3.8 centimetri all’anno. Sembrano un’inezia ma sono un’enormità se pensiamo che un milione di anni è nulla quando si parla di un sistema che ne ha miliardi sulle spalle.

Fonte di Lepoldo Bennacchio Il Sole 24 Ore

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