Caltanissetta 401
  • Home
  • Cronaca
    • Cronaca Internazionale
  • Politica locale
    • Politica
  • Rassegna stampa
    • Economia e Finanza
    • Riflessioni
    • Riceviamo e pubblichiamo
  • Cultura ed Eventi
    • Concorsi
    • Scuola
    • Tecnologia
  • Sport
  • Altro
    • Dalla provincia e dintorni
    • Ricette tipiche
    • Salute & Benessere
    • Meteo
Reading: Un altro assist di Fumarola (Cisl) alla Confindustria e a Meloni: “Non andate a votare ai referendum”
  • Seguici
Font ResizerAa
Caltanissetta 401Caltanissetta 401
Cerca
  • Home
  • Chi siamo
  • News
    • Cronaca
    • Politica locale
    • Cultura ed Eventi
    • Sport
    • Rassegna stampa
    • Salute & Benessere
    • Riceviamo e pubblichiamo
    • Dalla provincia e dintorni
Follow US
© Caltanissetta401 | Realizzato da Creative Agency
Caltanissetta 401 > News > Cronaca > Un altro assist di Fumarola (Cisl) alla Confindustria e a Meloni: “Non andate a votare ai referendum”
CronacaPoliticaRassegna stampa

Un altro assist di Fumarola (Cisl) alla Confindustria e a Meloni: “Non andate a votare ai referendum”

Last updated: 12/05/2025 13:19
By Redazione 134 Views 3 Min Read
Share
SHARE

Assist del sindacato Cisl al governo di destra di Giorgia Meloni e a Confindustria. Non il primo, peraltro. In un’intervista al Corriere della Sera, la segretaria Daniela Fumarola invita a non andare a votare al referendum dell’8 e 9 giugno (quattro quesiti su cinque riguardano il lavoro) promosso dagli altri sindacati. Si allinea così a quanto affermato dal presidente del Senato Ignazio La Russa. Curioso che la seconda carica dello Stato si esprima contro una consultazione elettorale, ancora di più che lo faccia la leader di uno dei principali sindacati italiani.

Legittima, naturalmente, la contrarietà alle proposte dei quesiti. Tuttavia la corretta indicazione sarebbe quella di votare no, non quella di puntare al mancato raggiungimento del quorum, screditando il principale strumento di democrazia diretta, previsto dalla Costituzione. Fumarola si giustifica affermando: “No, ritengo che lo strumento dei referendum non sia adeguato a risolvere i problemi del lavoro”.

Su cosa Fumarola invoca l’astensione? Il primo quesito riguarda il ripristino dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori, fortemente ridimensionato dal Jobs Act di Matteo Renzi. Una riforma che ha introdotto più precarietà ma non ha avuto particolari impatti sul livello di occupazione né sui salari italiani che rimangono tra i più bassi d’Europa.

Nella sua formulazione originaria, l’articolo contemplava il reintegro del lavoratore nel suo posto in caso di licenziamento illegittimo. Ora, con le riforme di Renzi, la possibilità del reintegro riguarda solo rarissime fattispecie, in tutti gli altri casi l’illegittimità da diritto soltanto ad un risarcimento economico. Il secondo quesito chiede che di eliminare il tetto massimo all’indennità per licenziamenti illegittimi nelle aziende con meno di 15 dipendenti, consentendo al giudice di determinare l’importo senza limiti predefiniti .

Il terzo chiede di abrogazione di alcune norme contenute nel Decreto Legislativo 15 giugno 2015, n. 81, che regolano la possibilità di instaurare contratti a tempo determinato e le condizioni per le proroghe e i rinnovi. Quindi punta a limitare i contratti precari. Tutti interventi che, in linea di massima, rafforzano i diritti dei lavoratori. Ma per la Cisl non è così. “Con questi referendum si continua a guardare al futuro con lo specchietto retrovisore, ma il mondo del lavoro è cambiato e servono tutele nuove”, dice Fumarola.

La segretaria della Cisl dice “astensione” anche per una normativa più severa in fatto di infortuni sul lavoro. Il quarto quesito chiede infatti “l’abrogazione della norma che esclude la responsabilità solidale del committente, dell’appaltatore e del subappaltatore, per gli infortuni sul lavoro derivanti da rischi specifici dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici”. Ma per Fumarola “il tema va affrontato in modo diverso”.

Infine la richiesta di ridurre da 10 a 5 anni il periodo di residenza in Italia dei lavoratori extracomunitari (spesso i più sfruttati ed esposti ad abusi e precarietà) per fare domanda di cittadinanza. Anche qui, per Fumarola, “il referendum non è lo strumento giusto”. Un disco rotto.

Da ilFattoQuotidiano

You Might Also Like

L’80% degli italiani rinuncia alla Sanità pubblica: il sondaggio Ipsos

Draghi in visita da Marina Berlusconi a Milano dopo la presentazione del rapporto sulla competitività. Con lui anche Gianni Letta

Le prime pagine del 20/09/2024

Morto Alain Delon, icona del cinema francese dal «Gattopardo» all’eternità

Nissa, prorogata la campagna abbonamenti con l’hastag “#ARRICAMPATI:

TAGGED:CronacaPoliticaRassegna stampa
Share This Article
Facebook Twitter Whatsapp Whatsapp Email Copy Link Print
Caltanissetta 401
Direttore responsabile 
Sergio Cirlinci

93100 Caltanissetta (CL)

redazione@caltanissetta401.it
P:Iva: 01392140859

Categorie

  • Cronaca
  • Cultura ed Eventi
  • Politica locale
  • Rassegna stampa
  • Sport

Categorie

  • Concorsi
  • Dalla provincia e dintorni
  • Finanza
  • Giovani e Università
  • Sanità

Link utili

  • Chi siamo
  • Privacy & Cookie Policy

Caltanissetta 4.0.1 è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Caltanissetta n.03/2024 del 21/08/2024. | Realizzato da Creative Agency

Username or Email Address
Password

Lost your password?