La mozzarella di bufale, ha origine lontane; già dal lontano XI secolo nelle pianure paludose campane “Piana del Volturno”, ma da allora anche altre regioni hanno cominciato a produrle. Ovviamente c’è quella ottima, quella buona, quella discreta e poi c’è l’imitazione, quest’ultima attenzione a mangiarla perchè potrebbe creare problemi alla salute.
Ci sono altre bufale, intese come notizie, che volutamente si danno in pasto ai cittadini, per far vedere quanto si è bravi, per placare ire e disagi e facendo credere loro cose spesso non completamente vere; queste non sono buone come le imitazioni delle mozzarelle e spesso risultano indigeste.
Si leggono giornalmente articoli con quanto viene comunicato dal politico o dall’ente di turno su di tutto e di più.
Oggi, vista la grave crisi idrica, c’è la corsa a chi comunica ai cittadini la notizia più bella, spesso enfatizzandola, esagerando e, cosa più grave, omettendo spesso parte della stessa, raccontandone solo una parte, ovviamente per pura dimenticanza.
Ad esempio sulla portata dei pozzi, sulla “realizzazione in tempi record” del by pass, sulle pompe di sollevamento posizionate in città, del rifacimento della rete idrica, dei numeri per l’emergenza idrica, per non parlare dei silos, caduti ormai nell’oblio.
Ovviamente non è colpa dei giornalisti, che ricevono i comunicati, ma dopo la pubblicazione, come fanno bene alcuni, va approfondito quanto comunicato, se cioè alle belle parole corrispondo altrettanti bei fatti concreti.
Spesso infatti quanto di meraviglioso o strabiliante viene annunciato, non corrisponde poi completamente al vero.
Leggendo alcuni comunicati, la prima espressione che spontaneamente viene in mente è “ma di cosa parla”, dalle nostre parti…lasciamo alla vostra fantasia
Nei comunicati delle volte, non tutti fortunatamente, mentono sapendo di mentire o raccontano mezze verità, tanto il popolo, non tutto ovviamente, per compiacenza o ingenuità, crede a tutto quello che gli raccontano, poi bastano delle luci, quattro balli, due canzoni e un bel panino, per dire che va tutto bene.
Ma facciamo un po’ di chiarezza.
Sui pozzi, ancora tutti da verificare, specialmente sulla loro portata, ci si è spinti a dire che avrebbero potuto far diminuire la turnazione, ma anche questo è ancora tutto da verificare.
Sul discorso by pass e sul “record”, che ha spinto in tanti a ringraziare il presidente Schifani, ultimo ringraziamento quello del responsabile provinciale delle Lega, il sindaco Burgio di Serradifalco, bene andrebbe anche detto che il 30 novembre l’Ing. Cocina ha inviato la seconda diffida a Siciliacque per il completamento dei lavori del by-pass, che erano in corso di realizzazione da settimane e che procedevano lentamente.
In riferimento alle pompe di sollevamento, emendate il 1° Agosto, se da un canto risulta vero che sono state posizionate, qualcuna anche da tempo, qualche altre da qualche settimana, bisognerebbe aggiungere che la città è ancora “spaccata in due” non essendo ancora state attivate, come invece si racconta.
Ci sono infatti zone che la ricevono ogni sei giorni, sempre che il calendario venga rispettato e altre che, non essendo le pompe attive, continuano a lasciare migliaia di cittadini senz’acqua corrente da ben 180 giorni, ultime erogazione “civile” il 10 di giugno.
Però leggiamo: “Due zone sensibili che hanno spaccato la città la scorsa estate nel pieno dell’emergenza idrica….per evitare che interi quartieri rimanessero a secco a causa della scarsa pressione dell’acqua sono state istallate delle pompe di sollevamento che finora stanno portando frutto”.
Come anche i numeri messi a disposizione dal Comune di Caltanissetta, 3316138765,3355498136 3311715810″, per chi necessita di ricevere autobotti, bene , chiamando da ieri ai numeri indicati, abbiamo appena riverificato, risponde una segreteria telefonica che esattamente ripete, anche in inglese: “il telefono della persona da lei chiamata, potrebbe essere spento o irraggiungibile, la preghiamo di riprovare più tardi”.
Beh, forse andava detto che nel fine settimana il servizio non è attivo.
Non parliamo poi dei silos, costati alla comunità oltre 22.000,00€ e di cui non è dato sapere quanti e dove sono stati collocati e quelli già attivi perchè spesso rimangono vuoti per giorni.
Come anche il dire “Risultato importante per la città, il nostro obiettivo è dare serenità alle famiglie”, che vuol far credere che il finanziamento per il rifacimento della rete idrica cittadina, 4,2 milioni, riporterà acqua a tutti, dimenticando di precisare che il rifacimento è parziale, come da foto.

Ieri però finalmente è arrivata l’ordinanza sindacale che dichiara nuovamente potabile l’acqua che viene erogata.
Consigliabile comunque per alcuni turni evitarne il consumo, o almeno fino a quando non verrà completamente sostituita con quella, poca, già presente nei recipienti, che anche se non potabile si è pagata per tale.
Però se qualcuno osa suggerire soluzioni alternative, che potrebbero dare un aiuto alla crisi idrica, non viene neanche considerato degno di risposta o smentita; questa si chiama presupponenza.
Le verità stanno nei fatti concreti e tangibili, con le parole si possono dire e annunciare le cose più belle, come successe ad esempio che il Policlinico era cosa ormai assodata che si facesse a Caltanissetta, ma se poi quanto annunciato non avviene, allora il tutto sono solo mezze verità o addirittura bufale.
Aggiungiamo un nostra nota: Nel nostro piccolo, per rispetto dei cittadini e per non tradire innanzitutto noi stessi, pur pubblicando quanto ci verrà inviato, mai ci sottrarremo a un’attenta verifica se quanto annunciato corrisponda poi nei fatti.
Ad Maiora
