Premessa: Con questa nostra “indagine” si vuole, senza presunzione alcuna, fornire un spunto per chi è alla continua ricerca di fonti alternative a dighe e invasi
Fino ad ora l’acqua si è cercata a SUD di Caltanissetta , trascurando la zona NORD.
Da Mimiani parte al Galleria F.S. di Marianopoli che sbocca nella vallone a sud di Villalba dove si raccoglie l’enorme bacino pluviale del Landro fino alla valle del Platani.
Sul versante sud del monte Mimiani si è formato un lago detto “Spunnato”, perché si è formato si è formata a seguito del collasso degli strati rocciosi più superficiali, lago che rimane attorniato da pozzi con portate che superano i 18 l/sec (1,56 ml di l/giorno cioè oltre 50 l/famiglia per CL), non regolamentati dal Genio Civile, sufficienti però a risolvere l’attuale emergenza.
Con una programmazione accurata per la ricerca di ulteriori sorgenti e poche opere, alcuni di questi regolamentati al Genio Civile, possono essere ricavati almeno 80 l/sec che incanalati in galleria insieme, per una soluzione anche definitiva, in attesa della diga Barbarico che raccoglierebbe anche le acque del Landro a mezza costa.
Il Consorzio Salito aveva già fatto gli studi preliminari che si possono ritrovare o con l’aiuto del progettista o della dott.ssa Vitale (ex direttore).
Sarebbe anche il caso di sperimentare una diga in subalveo individuando una sezione idonea a bloccare le acque sotterranee prima del loro sbocco sul Platani.
Va anche sottolineato che il Monte Mimiani segna il confine del continente Africano (a Sud), dove ritroviamo sempre acque con alti contenuti sulfurei, mentre le acque dell’altro versante Nord sgorgano con qualità “migliore”, come dimostrano tutti i prodotti agricoli ed in particolare le colture di vitigni. pomidoro, lenticchie etc .
Infine con una leggera modifica del progetto di raddoppio della F.S. Ct-Fiumetorto che il comune di Caltanissetta potrebbe subito chiedere al governo (come opera compensativa) si potrebbe destinare la vecchia galleria di Marianopoli alla saldatura veicolare su gomma dei due territori provinciali divisi che da sempre penalizzano per intero ambedue i versanti.
Ma descriviamo meglio il tutto:
Nel cuore della Sicilia, c’è una vasta area con un potenziale inespresso che si estende tra i comuni di Marianopoli, Villalba, Vallelunga e Valledolmo.
Le valli del Nisseno rappresentano un crocevia di storia, cultura e risorse naturali, ma sono state a lungo dimenticate, relegate ai margini dello sviluppo. È giunto il momento di invertire questa tendenza, sfruttando le grandi risorse idriche di queste valli per risolvere la crescente crisi dell’acqua, e promuovere, nello stesso tempo, un nuovo modello di sviluppo sostenibile.
Il trasferimento del traffico dalla vecchia strada statale, che collegava Palermo con il Nisseno, ha aggravato l’isolamento della zona. Lo svincolo di Resuttano, sulla Palermo-Catania, non ha fornito le connessioni necessarie, lasciando il territorio privo di collegamenti vitali sulla direttrice est-ovest. Questo isolamento ha penalizzato anche il potenziale agricolo e le risorse naturali del territorio, inclusa l’acqua, oggi più preziosa che mai.
Un Patrimonio Culturale e Storico da Valorizzare
Le valli del Nisseno non sono solo un bacino di risorse naturali, ma anche una regione con una ricca storia. La stazione ferroviaria di Marianopoli, con la sua antica galleria in tufo arenario, è un simbolo di un passato industriale importante, legato all’estrazione dello zolfo. Queste terre furono anche testimoni di eventi cruciali, come il passaggio delle truppe alleate durante la Seconda Guerra Mondiale, e meritano di essere valorizzate come parte integrante della storia siciliana.
Le Risorse Idriche: Un Tesoro Nascosto
La vera ricchezza di queste valli, tuttavia, risiede nelle loro risorse idriche. In un contesto di crescente crisi idrica, queste terre offrono una soluzione naturale. L’acqua che si raccoglie nelle valli di Marianopoli e dintorni ha già dimostrato di essere di alta qualità, sostenendo colture importanti come pomodori, lenticchie, mandorle e olive.
Un esempio di grande potenziale è il Lago Sfondato, nato da un cedimento carsico durante la costruzione della galleria di Marianopoli. Questo bacino contiene circa 5.000 metri cubi di acqua, con una fonte continua, di oltre 20 l/s, che con quelle presenti nei paraggi, non sarebbe difficile arrivare a 60/80 l/s., e si sospetta che le sue acque abbiano proprietà termali, ancora da confermare tramite studi scientifici. Se queste caratteristiche fossero confermate, il lago potrebbe diventare una risorsa preziosa non solo per l’approvvigionamento idrico, ma anche per lo sviluppo turistico.
Si deve guardare anche alla gestione integrata delle acque che scorrono nelle valli circostanti Marianopoli, considerando non solo la qualità e quantità dell’acqua, ma anche la sua provenienza e i tempi di ricambio. Grazie a un gruppo di studio interdisciplinare (con la partecipazione di professionisti, Ferrovie, Soprintendenza, Ispettorato Agrario e Comune), è possibile valutare progetti alternativi che non solo garantirebbero l’approvvigionamento idrico, ma potrebbero anche stimolare una nuova vitalità economica e sociale.
Progetti per il Futuro: Riconversione della Galleria e Infrastrutture
Una delle proposte più innovative è la riconversione della storica galleria ferroviaria di Marianopoli. Questa galleria, costruita dall’ingegnere Sebastiano Mottura per il trasporto dello zolfo, oggi è in fase di dismissione. Un progetto di grande rilevanza sarebbe quello di trasformarla in un’infrastruttura per il trasporto dell’acqua dalle valli verso Caltanissetta e altre aree limitrofe, come già venne proposto negli anni ’80. Questo tipo di intervento potrebbe rappresentare una soluzione strategica per affrontare l’attuale grave crisi idrica, sfruttando al meglio una vecchia infrastruttura per un nuovo scopo.
È cruciale che governo e istituzioni locali prendano in considerazione queste opportunità. Le valli del Nisseno, con le loro risorse idriche, il patrimonio culturale e le infrastrutture strategiche, rappresentano un’occasione unica per il rilancio economico e sociale dell’intera area. Con il giusto supporto, queste terre potrebbero diventare un modello di sviluppo sostenibile, capace di risolvere la crisi idrica e rilanciare il turismo rurale. Non possiamo permettere che questo patrimonio venga dimenticato: è il momento di agire per garantire un futuro prospero a queste terre e alle comunità che vi abitano.
Ma c’è anche altro, il Lago di Chibbo
Ubicato in contrada Chibbo, territorio di Petralia Sottana, Provincia di Palermo. Dista dal centro abitato solo 4 chilometri dal centro abitato di Marianopoli, un comune in provincia di Caltanissetta.
La sua posizione è immersa nel paesaggio collinare siciliano, caratterizzato da una natura rigogliosa e incontaminata.
Il Lago di Chibbo è una proprietà privata della famiglia Gioia, ora gestita dagli eredi Gioia. Fu realizzato circa 50 anni fa con lo scopo di servire come bacino idrico per l’azienda agricola cerealicola e zootecnica della famiglia, che si estende su oltre 1000 ettari di terreno. Il lago ha una capacità idrica che supera i 20.000 metri cubi ed è alimentato sia da un pozzo trivellato autorizzato, sia dai canali di scolo che scendono dal Monte Castellazzo fino alla valle del Belice. Sotto il livello del Lago di Chibbo scorre la famosa galleria di Marianopoli.
Il Lago di Chibbo è circondato da una vegetazione tipica della macchia mediterranea, con una varietà di flora e fauna che rende il luogo ideale per chi ama la natura.
Oltre al suo scopo primario di riserva idrica per l’azienda agricola, il lago è anche un’attrazione naturale del territorio.
Il Lago di Chibbo rappresenta una meta ideale per gli amanti della natura e per chi desidera scoprire angoli meno noti della Sicilia. Il Lago di Chibbo è una piccola perla naturale nel cuore della Sicilia, che merita di essere conosciuta e visitata per la sua bellezza paesaggistica, la sua importanza storica come riserva idrica e la sua atmosfera serena.
Questa “indagine”, che, per ovvie ragioni abbiamo sintetizzato, non pubblicando la documentazione a supporto, riferimenti catastali, notarili e altro, la mettiamo, rimanendo a disposizione di chi è alla ricerca di nuove fonti di approvvigionamento. Ad Maiora
Il Lago Sfondato



Il Lago Chibbo
