La campagna elettorale per le provinciali entra nel vivo
Dal fronte centrosinistra il sindaco di Gela Terenziano Di Stefano, è molto attivo sul piano dei contatti, addirittura domenica scorsa era presente alla presentazione ad Enna di Grande Sicilia, il neonato progetto politico di Lagalla, Lombardo e Miccichè.
Ovviamente anche il centrodestra non sta a guardare, anche se ancora il candidato non è stato ufficialmente annunciato.
A leggere le cronache sembra che il vero candidato sia l’on. Mancuso, invece è lo “sparring partner”, mi scuso per l’inglesismo, del sindaco di Caltanissetta Walter Tesauro.
Da fonti vicine all’on Mancuso si apprende che la candidatura di Tesauro è ormai cosa fatta al di là di quello che farà il sindaco di Niscemi Massimiliano Conti.
L’on. Mancuso, in recenti comunicati, non ha lesinato di certo critiche verso il sindaco di Gela Terenziano Di Stefano: “Come può un sindaco che paga 10 mila euro ad un avvocato per un ricorso che mira a portare Gela fuori da Caltanissetta, candidarsi poi alla guida di una provincia che disconosce ? Quale provincia vuole il candidato presidente Di Stefano ? Lo dica ai rappresentanti dei Comuni che incontra…Ammesso che sia eletto, se poi dovesse vincere il ricorso che farà? Si dimetterà da presidente di Caltanissetta e farà il trasloco con la sua Gela a Catania ? La guida della provincia la prenderà in affitto, dunque, per traslocare altrove, se potrà e quando potrà farlo, con la sua Gela”.
Non è solo questo il motivo per cui Mancuso critica Di Stefano, ma lo considera anche “incoerente”.
“È un sindaco che fa appello continuamente al presidente Schifani e al suo governo per tutte le
necessità e le emergenze della sua città e poi si presenta come il primo attore del fronte che fa la
guerra a Schifani e lo vuole ucciderlo politicamente. L’unico che non è abilitato a chiedere aiuto a
Schifani è il sindaco di Gela”.
Queste le parole dell’on. Mancuso che richiama a Di Stefano una maggiore coerenza, anche se un sindaco, indipendentemente dall’appartenenza politica e tra le altre cose della più grande città della provincia, se ha dei problemi da risolvere sembra logico e naturale che si rivolga al presidente della Regione.
Ma la politica è anche questo, far passare illogiche cose logiche, specialmente se provengono dalla fazione opposta.
Si spera invece che, considerato che sia Mancuso che Tesauro sono politicamente amici, e non solo politicamente, del Presidente Schifani, è “logico” , oltre che un pieno diritto, che si rivolgano a lui per per la risoluzione dei tanti problemi della nostra città, che a distanza di quasi un anno non trovano soluzioni, considerato che queste relazioni strette, in campagna elettorale venivano raccontate come un punto in più che altri non avevano.
Una su tutta la nomina del presidente del Consorzio Universitario, uno dei volani per la rinascita della nostra città, ma sicuramente il presidente della Regione starà “valutando” (cit.).
