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Capodanno tra botti e incendi, 882 gli interventi dei vigili del fuoco e 309 feriti

Last updated: 01/01/2025 14:12
By Redazione 285 Views 4 Min Read
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Sono stati 882 gli interventi dei vigili del fuoco per incendi riconducibili ai festeggiamenti di Capodanno.

179 in più rispetto allo scorso anno, quando furono 703.

Il numero maggiore in Lombardia, dove sono stati 142.

Gli altri interventi sono stati in Emilia Romagna 109, Veneto e Trentino Alto Adige 103, Campania 99, Lazio 70, Toscana 70, Piemonte 65, Liguria 61, Puglia 40, Friuli 38 Venezia Giulia 38, Marche 26, Sicilia 25, Calabria 13, Umbria 8, Abruzzo 7, Basilicata 3, Molise 3, nessuno in Sardegna.

I  feriti

Quest’anno 309 persone sono rimaste ferite in tutta Italia, di cui 69 sono state ricoverate in ospedale: è il numero più alto degli ultimi dieci anni.

L’anno scorso per i botti una persona è morta, 274 sono state le persone ferite, di cui 49 ricoverate.

A Sciacca, in provincia di Agrigento, un 30enne ha riportato delle gravi ferite a un occhio e sta rischiando di perderlo a causa dell’esplosione di un petardo.

Il personale medico del Pronto soccorso dell’ospedale Giovanni Paolo II, dove era stato portato dai familiari, ne hanno disposto il trasferimento urgente al San Giovanni di Dio di Agrigento. Qui il 30enne è stato sottoposto ad intervento chirurgico: la prognosi al momento rimane riservata. Indaga la polizia.

Sono almeno cinque i feriti da botti nell’Agrigentino. Fra i feriti più lievi, un bambino di otto anni originario di Palma di Montechiaro: a causa dell’esplosione di un petardo, avrebbe riportato escoriazioni e lievi ustioni alle mani. Il bimbo è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale San Giacomo d’Altopasso di Licata, nel quale è stato medicato e poi dimesso. Ustioni ed escoriazioni lievi alle mani e alle braccia anche per le altre tre persone finite al San Giovanni di Dio, da cui sono state già dimesse: si tratta di un 45enne originario di Racalmuto, di una 60enne di Agrigento e di un 54enne di Favara. A Licata, 24 ore prima della mezzanotte, un 20enne ha riportato ustioni lievi al volto, sempre a causa dell’esplosione di un petardo.

A Messina per lo scoppio di un petardo un 31enne ha riportato delle ferite a una mano. È successo intorno all’una di notte nel quartiere Bisconte. Il giovane ha riportato un trauma alla mano con fratture alle dita ed è stato ricoverato al Policlinico con una prognosi di 30 giorni. A Palermo e nella sua provincia alcune persone hanno lanciato petardi contro i cassonetti di immondizia: oltre 25 gli interventi dei vigili del fuoco, che hanno spento i contenitori di spazzatura in fiamme. A Palermo anche alcune automobili sono andate a fuoco.

A Catania «diversi accessi in Pronto soccorso, a causa dello scoppio dei botti sono stati registrati nelle scorse ore nell’Azienda ospedaliera per l’emergenza Cannizzaro», dice una nota della struttura. L’ospedale fa sapere che il personale «è stato fortemente impegnato nelle visite specialistiche e negli esami strumentali». Un 50enne di Bronte, nel Catanese, è stato ricoverato al Centro grandi ustioni dopo il primo trattamento al Pronto soccorso in codice rosso: ha subìto un’ustione al volto causata dalla fiammata di un petardo. L’uomo, vigile e cosciente, è complessivamente in buone condizioni. Un 25enne di Catania – in codice giallo per un trauma facciale, con ferite al naso e al viso – è stato fino a stamattina al trauma center, nel quale è stato sottoposto ad alcuni accertamenti. Nella tarda serata di ieri un 38enne della provincia era stato trattato al pronto soccorso per una ferita che si è procurato a un dito di una mano. Gli specialisti di chirurgia plastica sono intervenuti su un 21enne di Lentini, che ha riportato una ferita alla mano sinistra con perdita di sostanza. Anche una bambina di tre anni ha avuto bisogno delle cure del Pronto soccorso pediatrico per le conseguenze dello scoppio di un petardo: è stata dimessa senza gravi conseguenze.

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