L’Ancipa verso i 25 mln di metri cubi. Ripristinati i collegamenti con tutti i Comuni e con Rfi
Secondo i calcoli con 450 l/s invece dei 700 dello scorso anno si potrà arrivare anche a coprire la fornitura del prossimo biennio.
Si ritorna al prelievo idrico giornaliero dalla diga Ancipa.
L’intervento di “Madre Natura” negli ultimi due mesi fa tirare un sospiro di sollievo ai cittadini
ennesi che potranno così salutare le turnazioni.
A stabilirlo la Cabina di regia dopo una valutazione della risorse idriche disponibili, comprese quelle dei nuovi pozzi attivati e da attivare a cura dei gestori a seguito dei finanziamenti di dicembre.
Oggi l’Ancipa ha superato i 22 milioni di metri cubi di acqua ed entro fine mese raggiungerà i 25 milioni sui 30 possibili.
Un miracolo se si pensa che appena tre mesi fa l’acqua era erogata anche ogni sette giorni.
Ne beneficeranno tutti i comuni dell’Ennese, a eccezione di Centuripe Catenanuova e Regalbuto serviti dall’acquedotto dell’Etna, Caltanissetta, San Cataldo e Licata.
Il prelievo però sarà esteso anche alle Ferrovie dello Stato, con un minimo di 20 litri al secondo, per le “talpe” lungo il cantiere del raddoppio ferroviario della Palermo-Catania nel tratto Catenanuova-Enna.
Enel, inoltre, potrà riprendere a produrre energia con l’acqua che arriva dalla traversa del fiume Cutò.
Il coordinatore della Cabina di regia, Salvo Cocina, ha spiegato che “i prelievi da Ancipa raggiungeranno i 450 litri al secondo, meno, comunque, dell’anno scorso quando, con poca
prudenza si prelevavano fino a 700 litri al secondo a favore dei comuni” e questo dovrebbe garantire la normale erogazione per tutto l’anno in corso e per il prossimo.
Si torna alla fase pre-crisi idrica ma con qualche minima differenza.
Resta poi il tema infrastrutture.
Per Cocina le perdite dell’acquedotto Ancipa, grazie alle riparazioni effettuate, sono state ridotte a circa il 15%, una percentuale che tra le associazioni a tutela dei cittadini e tra i sindaci viene
vista con perplessità.
Quello delle perdite resta comunque un problema visto che circa la metà di acqua che esce dalla diga si perde per strada, e urge puntare agli investimenti e soprattutto a una condotta nuova sull’Ancipa dove le interruzioni idriche a causa dei danni sono frequenti e spesso si interviene in emergenza.
