Da La Sicilia, articolo di Giuseppe Scibetta
Perché sospendere l’espletamento dei concorsi al Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, rinviandoli a data da destinarsi e, comunque, solamente dopo che verranno effettuate le elezioni del prossimo 27 aprile?
E’ quanto hanno chiesto una cinquantina di dipendenti della ex Provincia regionale di Caltanissetta
con un documento destinato «a sottolineare il ridotto “valore” attuale che la politica regionale attribuisce agli enti ex province, facendo così diventare prioritaria la competizione elettorale rispetto alla esigenza di far funzionare gli enti provinciali in Sicilia, e rinviando ulteriormente le attività previste per l’espletamento dei concorsi già pubblicati per assumere altri dipendenti».
«Tutto ciò – ha fatto presente Maurizio Amico, della Uil nissena, dopo aver sottolineato che negli ultimi anni circa 500 unità lavorative sono state messe in pensione e non rimpiazzate, riducendo così il numero attuale a soli 159 dipendenti – non tenendo conto che la carenza di organico, determinata dai numerosi pensionamenti, non permette all’ente di assicurare i propri servizi
che si traducono in difficoltà gestionali delle infrastrutture viarie e scolastiche. E’ infatti noto a tutti che in atto il personale rimasto in servizio arranca nella gestione delle strade provinciali e delle scuole, dove occorre operare la costante vigilanza e manutenzione con progettazione ed esecuzione degli interventi ed il puntuale riscontro alle numerose richieste avanzate dai dirigenti scolastici e dell’utenza stradale e dei proprietari delle aree servite dalle strade provinciali».
«Particolarmente in gravi condizioni operative risulta il Settore tecnico dove ci sono tre funzionari con pochissimi collaboratori che devono occuparsi di ben 1.116 chilometri di strade provinciali –viene sottolineato ancora dalla Uil – e la situazione nel settore edilizio dove i 47 edifici (tra edifici scolastici, sedi di uffici e di strutture sportive) dell’ente sono gestiti da due architetti collaborati anch’essi da uno o due istruttori, lasciando così quasi del tutto sguarnito tutto il settore impiantistico».
«Non riusciamo poi a comprendere perché la deputazione regionale con l’avallo “valutato” dai Commissari straordinari – hanno aggiunto ancora i dipendenti dell’ente firmatari del documento –ha inteso bloccare tutto, ritenendo che l’assunzione di alcuni dipendenti possa determinare dei privilegi a qualcuno, creando nocumento ad una competizione elettorale di secondo livello,
ed al tempo stesso quale interferenza possa generare ad una competizione politica in cui i cittadini non votano lo svolgimento delle progressioni verticali per giunta in deroga, cioè senza esami orali o scritti ma solo sulla base di curriculae e titoli »
Fonte La Sicilia di Giuseppe Scibetta
