Cari concittadini bagnanti, amanti della tintarella selvaggia e che detestate lo stare al chiuso, in questo caso in una cabina elettorale, una piccola riflessione in questo inizio estiva ci sta tutta.
Mentre l’afa ci avvolge il richiamo delle acque cristalline si fa sempre più impellente, un dilemma amletico si staglia all’orizzonte: votare o sguazzare?
Ebbene, la risposta è chiara, lampante, più limpida di una perdita di acqua dalla conduttura.
Sì, avete capito bene. Lasciate che gli altri si affannino tra schede, matite copiative e seggi che puzzano di chiuso. Voi, eroi della disobbedienza civile balneare, avete una missione più nobile: raggiungere la perfetta abbronzatura color mattone e la serenità che solo l’odore di crema solare e salsedine può donare.
Pensateci bene: cosa c’è di più democratico di un costume da bagno? Tutti uguali, tutti, più o meno scoperti, tutti sotto lo stesso sole cocente.
Non c’è bisogno di confrontarsi su programmi politici, alleanze improbabili, scervellarsi a comprendere i quesiti referendari.
Lì, sulla spiaggia, l’unica scelta che conta è tra un coppetta di granita o una birretta, decisione che raramente porta a spaccature sociali.
Meglio un ombrellone in prima fila che depositare il vostro prezioso e sudato voto. Molto più dignitoso, non trovate?
Ma attenzione, dilettanti allo sbaraglio della cittadinanza marittima. Mentre la vostra pelle si trasforma lentamente in un peperone arrosto, ricordatevi di un dettaglio cruciale: le scottature.
Quelle sì che fanno male, molto più di una delusione elettorale. Crema solare fattore 50, cappellino da pescatore, attenzione nessuno vuole un elettore o non-elettore dal color gamberone rosso di Mazzara.
E per i più indecisi, quelli che hanno un filo di coscienza che ogni tanto si fa sentire, c’è una notizia che potrebbe farvi sentire meno in colpa mentre affondate i piedi nella sabbia: si vota anche domani.
Sì, il lunedì, quel giorno terribile, può essere il vostro giorno da “bravi cittadini”.
Magari con un po’ di sabbia tra le dita dei piedi e la pelle ancora calda di sole, potreste fare una fugace apparizione al seggio. Oppure no. In fondo, c’è sempre la possibilità di un improvviso attacco di pigrizia post-balneare.
Quindi, amici del lettino e dell’acqua bassa, godetevi il vostro meritato riposo.
La democrazia può aspettare ancora un paio d’ore, o magari un giorno intero.
L’importante è che stiate bene, rilassati e, soprattutto, non scottati.
Il vostro benessere psicofisico è il vero pilastro della nostra società.
O almeno, così ci piace credere mentre sorseggiate una bibita ghiacciata sotto l’ombrellone.
Ad Maiora
