Quando non ero ancora consigliere comunale, l’8 ottobre 2022, ho cercato di riunire la città per pretendere che ci fosse la possibilità di riavere una piscina comunale. Sono passati diversi anni, ma da allora la piscina è ancora tristemente chiusa.
Oggi fare nuoto appartiene solo a chi ha la possibilità economica di potersi pagare le piscine private o di spostarsi in altre città, con grandi sacrifici. Questo è inaccettabile.
Sappiamo che l’attuale amministrazione attribuirà le colpe all’amministrazione precedente, ma oggi tocca a loro risolvere il problema, non deve essere una caccia a chi ha maggiori responsabilità. La città ha il diritto di sapere come si intende affrontare e superare questa situazione. E soprattutto, quando potrà essere nuovamente aperta.
E se ci sono difficoltà, è necessario che tutte le forze politiche possano agire insieme, con responsabilità, affinché Caltanissetta possa tornare ad avere questo importante presidio sportivo.
Non dimentichiamo che la piscina è fondamentale anche per le persone con disabilità. Il nuoto è spesso l’unica attività sportiva praticabile per chi ha difficoltà motorie, ed è anche una forma di terapia. Lasciare chiusa la piscina significa escludere decine di cittadini fragili da un’opportunità di salute, autonomia e dignità.
Una piscina comunale funzionante è anche una risorsa economica per la città. Parliamo di posti di lavoro, di associazioni sportive, di eventi, di famiglie che scelgono di restare e investire in Caltanissetta. Significa creare un indotto: bar, negozi sportivi, trasporti, attività educative, turismo scolastico. Non è solo sport, è sviluppo locale.
Ora è il momento di smettere di rimandare. La città è stanca e attende risposte chiare.
Con il mio gruppo “Futura – costruiamo insieme la città” valuteremo un nuovo sit-in davanti alla piscina insieme a tutti i cittadini e le forze politiche che vorranno partecipare.
Armando Turturici – Consigliere Comunale