Si indaga per suicidio, ma ci sono versioni divergenti sulle circostanze e sui tempi del decesso. Era coinvolto in un’indagine per corruzione sulle fortificazioni a Kursk. Secondo alcuni media, sarebbe morto anche un altro funzionario del ministero
Stamattina(ieri per chi legge) alle otto le agenzie di stampa russe battevano la notizia del licenziamento di Roman Starovoit, da un anno ministro dei Trasporti della Federazione e in precedenza governatore della regione di Kursk, per quasi cinque anni. Il decreto presidenziale non fornisce alcuna motivazione, ma sembra probabile il legame con un’indagine per corruzione che lo avevo coinvolto, connesso ai fondi stanziati per fortificare il confine tra la regione di Kursk e l’Ucraina. Anche una fonte citata dall’agenzia britannica Reuters riferiva che l’incarico era in bilico proprio a causa di questa inchiesta.
Poco più di un’ora dopo Putin ha nominato un nuovo ministro, Andrej Nikitin. Passa un altra mezza giornata e, nel primo pomeriggio, la notizia diventa quella della morte di Starovoit.
Qui le cose si fanno confuse. La versione ufficiale delle autorità investigative è che sia stato trovato esanime nella sua auto Tesla, poco fuori Mosca, con una ferita di arma da fuoco. Le indagini, si riferisce, privilegiano l’ipotesi del suidicio. Diversi media russi hanno citato fonti delle forze dell’ordine secondo cui una pistola appartenente a Starovoit è stata trovata accanto al suo corpo nella sua auto. I seguitissimi e solitamente ben informati canali Telegram di informazione in lingua russa (Mash, Baza, Shot, 112) riferiscono che il corpo sarebbe stato trovato in un cespuglio poco distante dall’auto, e non al suo interno, e che la pistola sarebbe quella che Starovoit ricevette in premio per il suo lavoro dal ministro degli Interni, nel 2023.
L’edizione russa di Forbes cita fonti secondo cui la morte sarebbe avvenuta sabato o domenica, ben prima dell’annuncio del licenziamento. Versione contraddetta da Mash, che riferisce che l’uomo stamattina avrebbe invece fatto in tempo a presenziare a una riunione al ministero, prima di apprendere del decreto presidenziale.
Tre mesi dopo la nomina di Starovoit a ministro dei Trasporti, le forze ucraine attraversarono il confine con la regione di Kursk nella più grande incursione straniera in territorio russo dalla seconda guerra mondiale: per respingerle a Mosca ci vorranno parecchi mesi e l’aiuto di migliaia di soldati nordcoreani.
Nell’aprile di quest’anno, il successore di Starovoit come governatore, Alexei Smirnov, è stato accusato di appropriazione indebita di fondi destinati alla difesa, con l’accusa che i fondi destinati alla difesa dei confini fossero stati rubati, rendendo Kursk più vulnerabile agli attacchi ucraini. Sempre secondo Mash, Baza e gli altri canali Telegram, Starovoit avrebbe testimoniato contro l’ex ministro.
Interrogato dai giornalisti sul fatto che il licenziamento significasse che Putin avesse perso fiducia in Starovoit riguardo ai fatti di Kursk, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov questa mattina aveva risposto evasivamente: “Non c’è alcuna formulazione del genere nel decreto”.
Anche la responsabilità dei trasporti russi, comunque, non è stata una sfida priva di insidie. L’aviazione è a corto di pezzi di ricambio, le ferrovie ( il più grande datore di lavoro della Russia) lottano con l’impennata dei tassi di interesse, imposta dalla Banca centrale per frenare l’inflazione aggravata dalla guerra.
Il nuovo ministro, Andrei Nikitin, è l’ex governatore della regione di Novgorod. A una domanda sulla sua rapida nomina d il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha risposto: “Al momento, secondo il presidente, le qualità professionali e l’esperienza di Andrei Nikitin contribuiranno al meglio a garantire che questa agenzia, che il presidente ha descritto come estremamente importante, adempia ai suoi compiti e alle sue funzioni”. Due fonti citate da Reuters riferiscono che i piani per sostituire Starovoit con Nikitin erano in corso già prima del Forum economico internazionale di San Pietroburgo del mese scorso.
Un secondo morto?
Sempre i canali Telegram suddetti hanno scritto che oggi sarebbe morto anche Andrei Korneychuk, vice capo del dipartimento di gestione patrimoniale dell’agenzia delle strade, e all’interno del ministero del Trasporto. Nel suo ufficio, o accasciandosi a terra nel corso di una riunione, appena appreso del licenziamento di Starovoit.
Fonte RaiNews.it

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