Da La Sicilia di Luigi Scivoli
Dopo l’ordinanza. Il sindaco Tesauro: «Ho convocato l’avvocato, ci aspettavamo l’accoglimento delle lamentele»
Ha suscitato in città grande sbigottimento e soprattutto grande amarezza il pronunciamento del
Tar Sicilia con il quale è stato respinto il ricorso del Comune contro la decisione della Regione di
revocare il vincolo storico per l’antenna della Rai, quindi di fatto ha dato il via libera ad abbattere la struttura metallica della collina Sant’Anna perché ritenuta pericolante.
«Ritenevamo – ha detto il sindaco Walter Tesauro – che il Tar dovesse accogliere il ricorso ed evitasse lo scempio che si intende compiere» ed ha subito aggiunto:
«Ho convocato – ha detto – per lunedì mattina una riunione con l’avv. Daniela Sollima dell’ufficio
legale del Comune che ha presentato e ha sostenuto il ricorso al Tar e che riferirà sui lavori dell’udienza.
Analizzeremo attentamente le argomentazioni della sentenza e stabiliremo se ci sono o no i motivi per impugnarla davanti al Cga perché il nostro intendimento è di batterci sino in fondo per evitare l’abbattimento dell’antenna e di mantenerla».
Tesauro ha detto ancora: «Noi siamo pronti ad andare al Cga ma dobbiamo avere argomenti validi per contrastare la decisione del Tar».
Ricordiamo intanto che il tribunale amministrativo regionale ha ritenuto «prevalente l’interesse
alla tutela della pubblica incolumità dei residenti della zona o di chiunque transiti nelle aree di
pertinenza dell’antenna o in quelle limitrofe».
Ma recentemente il prof. ing. Liborio Cavaleri, su incarico della Soprintendenza ai beni culturali
di Caltanissetta, ha presentato la relazione tecnica ed ha valutato in 170 metri «l’eventuale raggio di
caduta della torre strallata». E il sindaco Tesauro ha emesso ordinanza con la quale ha disposto «lo sgombero dell’area ricadente all’interno del raggio di mt. 170 dalla base dell’antenna» dove c’è soltanto una vecchia casa da tempo
abbandonata e disabitata.
Mentre per il ricorso presentato dal Comune il Tar ha detto che «il ricorso non è assistito da adeguato fumus boni juris». Cosicché per “la torre Eiffel di Caltanissetta”, come è stata definita l’antenna Rai da molti, il futuro è sempre più nero e la sua esistenza ora rischia sempre più di scomparire. I giudici amministrativi con l’ordinanza firmata l’altro ieri hanno evidenziato anche che la richiesta
di rimuovere il vincolo storico è stato corroborato di documenti tecnici ritenuti importanti e che
comunque prefettura e soprintendenza hanno tenuto conto non solo dell’aspetto storico ma anche
dell’interesse pubblico perché un cedimento della struttura potrebbe avere conseguenze pesanti su
eventuali passanti che nel parco potrebbe decidere di andare a passeggiare.
Nel frattempo sono in tanti in città a chiedere che vengano accertate le responsabilità di quanti
avrebbero dovuto adoperarsi a tempo debito, con l’assunzione dei necessari provvedimenti, per
evitare che si arrivasse a questo punto e non l’hanno fatto.
Da La Sicilia di Luigi Scivoli
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