Mercoledì 23 luglio 2025. Il giorno nefasto è arrivato.
Tra qualche ora l’antenna RAI di colle Sant’Anna – tranne imprevisti – sarà abbattuta.
Tra qualche ora perderemo per sempre uno dei riferimenti fisici, visivi del paesaggio urbano nisseno. Perderemo per sempre uno dei simboli della nostra città. Il simbolo della Caltanissetta moderna. Quella Caltanissetta capace di guardare avanti, capace di guardare in alto.
Taluni contestano il valore simbolico di questo nostro peculiare bene culturale, probabilmente disconoscendo il significato del termine “simbolo” – che sinteticamente qui ricordiamo: «sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]» (Treccani).
Malgrado l’amarezza di questi momenti, malgrado le ambiguità e le contraddizioni subite dalle Istituzioni competenti, al di là di tutto, l’esperienza in difesa di questo bene culturale e simbolo cittadino è stata, per molti nisseni, un’importante esperienza di partecipazione e impegno. Un’esperienza di libertà («Libertà è partecipazione…» cantava Giorgio Gaber). Un’esperienza di conoscenza e consapevolezza nei confronti della città nella quale viviamo, abitiamo. E dunque un’esperienza di democrazia. Un’intensa vicenda collettiva che inevitabilmente susciterà altro impegno, altra partecipazione. A cominciare, o meglio a ricominciare proprio da questo straordinario luogo in cui fu collocata l’antenna RAI, nel lontano novembre del 1951.
Dunque, al di là di inevitabili esposti alla Procura della Repubblica per «distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento di beni culturali o paesaggistici», chiederemo l’acquisizione immediata del sito da parte del Comune di Caltanissetta e il consolidamento del livello di tutela, sollecitando l’avvio di un grande progetto pubblico finalizzato alla valorizzazione di questo luogo davvero straordinario e di tutti i beni culturali e ambientali in esso presenti.
Di certo, noi impediremo ogni tentativo di speculazione edilizia su questo brano di territorio che è prezioso “bene comune” della città. Il “Parco Sant’Anna” è, deve essere, un traguardo irrinunciabile per la città di Caltanissetta. E di certo una città cresce, si configura, si consolida tutelando il meglio di ciò che possiede, ma anche innovando, creando nuovi simboli e nuove opportunità. Nuovi servizi. Non disconoscendo i suoi valori, non distruggendo, non cancellando la sua storia e i suoi sogni.
Prof. Leandro Janni, presidente regionale di Italia Nostra Sicilia
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