“Settembre è Nisseno 2025” accoglienza “freddina” e non del tutto entusiasmante, con commenti di ogni tipo e qualcuno un po’ “pesantuccio”
Molti i messaggi pervenuti in redazione e i commenti sui social, dove molti nisseni hanno fatto le loro considerazioni esprimendo giudizi non del tutto lusinghieri.
Un “Settembre è Nisseno 2025” tutt’altro che entusiasmante per i cittadini di Caltanissetta, a giudicare almeno dalle numerose lamentele e dalle critiche che stanno emergendo da quando eri abbiamo pubblicato il calendario del “Settembre è Nisseno” 2025
Il programma degli eventi, appena diffuso, ha sollevato un’ondata di malcontento, con molti che lo definiscono “scarso nei contenuti” e privo di vere novità di un certo livello.
La principale accusa mossa all’amministrazione comunale è quella di aver proposto un calendario in cui gli unici eventi di un certo richiamo, quelli prettamente culturali, sono a pagamento, e per giunta, già organizzati da altre realtà e semplicemente “inglobati” nel programma del Settembre è Nisseno 2025 per mascherare una sostanziale carenza di iniziative valide e soprattutto proprie.
Un aspetto che stride, secondo i cittadini, con la tradizione di eventi gratuiti che ha da sempre caratterizzato il Settembre Nisseno.
Qaulcuno a tal proposito ricorda, a proposito di pagamento, il precedente del periodo natalizio, quando, nonostante il pagamento pubblico, affitto della ruota panoramica e del trenino, era stato comunque consentito ai gestori di far pagare un biglietto, quindi un doppio costo per i cittadini.
Le lamentele si sono fatte più aspre con il passare delle ore, quando si è analizzato nel dettaglio alcuni degli appuntamenti previsti.
Un cittadino ha espresso perplessità riguardo all’inserimento dell’allenamento congiunto A2 Marsala Volley – Akademia Sant’Anna Messina, giudicandolo “non certo un gran evento” e definendolo un inserimento “forzato” nel calendario.
Altri sottolineano come eventi storici e consolidati della cultura e tradizione nissena, come la Coppa Nissena, la Fiera di San Michele e la Processione di San Michele siano stati semplicemente ripresentati, quasi a voler “riempire” un programma altrimenti vuoto. “Non sono certo usciti dal cilindro del Comune o dalla mente di qualche assessore, li avrebbe inseriti chiunque, non è certo merito di chi viene pagato profumatamente” scrive un cittadino, evidenziando come queste manifestazioni siano da sempre appuntamenti fissi e non il frutto di una programmazione dell’amministrazione.
Il malcontento è tale che qualcuno non esita a chiedere le dimissioni degli assessori responsabili, segno di una delusione profonda e di un senso di “tradimento” rispetto alle aspettative.
Dopo il concerto dei The Kolors, poche settimane fa e di Noemi, lo scorso settembre, probabilmente ci si aspettava ben altro.
Altra critica emerge da un passaggio del comunicato diffuso dal Comune, in cui si legge che l’obiettivo è di “rendere Caltanissetta un catalizzatore per persone che provengono da Comuni e Province limitrofe”.
Una frase che ha sollevato ilarità, “Ma chi dovrebbe venire con questo programma?” commenta un cittadino... “meglio fanno a Delia o in paesini di qualche migliaio di abitanti”.
Il commento più pungente “Il cabaret lo fate tutti i giorni quindi direi che potete anche dare spazio ad altre tipologie di intrattenimento”
E infine non manca anche chi chiede di sapere “quanto ci costerà il tutto?”
In sintesi, il “Settembre è Nisseno 2025” sembra destinato a passare alla storia non per il suo splendore, ma per le forti critiche e la delusione dei nisseni, che si ritengono poco soddisfatti da un’offerta culturale, per lo più a pagamento, e di intrattenimento giudicata insufficiente e di poco spessore.
Chissà se l’amministrazione risponderà a queste insoddisfazioni, valutando un eventuale ripensamento o arricchimento del programma, magari con qualche sorpresa finale.
Sicuramente adesso questi stessi cittadini saranno inevitabilmente tacciati, dai soliti difensori dell’operato dell’amministrazione e probabilmente anche dalla stessa amministrazione, di essere i soliti “lamentosi”. Quelli cioè che, in un’eterna contraddizione, protestano se non si organizza nulla, e si lamentano anche quando, come in questo caso, il calendario viene comunque riempito di eventi.
Una dialettica stanca, che rischia di aumentare il malcontento di chi desidererebbe per la propria città un Settembre Nisseno all’altezza del passato, delle aspettative e delle sue potenzialità essendo Caltanissetta un capoluogo di provincia. Ad Maiora
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