Ecco quanto discusso in Aula Consiliare in merito alla delicata situazione che sta coinvolgendo anche centinaia di dipendenti del call center nisseno
Si è svolto oggi, venerdì 31 ottobre, il Consiglio comunale in seduta straordinaria di Caltanissetta con un solo punto all’ordine del giorno: “Mozione – Vertenza Telecontact a tutela dei lavoratori Telecontact” (Proposta di deliberazione n. 94 del 28/10/2025).
I consiglieri di tutte le forze politiche hanno sottoscritto congiuntamente una mozione a sostegno dei lavoratori della Telecontact, società del gruppo TIM con sede a Caltanissetta.
Tali dipendenti, alcuni dei quali hanno assistito anche di presenza all’adunanza odierna, infatti, stanno vivendo un momento di pericolosa incertezza in relazione alla cessione della stessa azienda, un’azione che rischia di privare Caltanissetta di una realtà produttiva importante per il proprio tessuto economico-sociale, dal momento che nel nostro territorio si registrano ben 336 occupati.
I consiglieri hanno richiesto l’apertura di un tavolo istituzionale urgente presso il Ministero competente, coinvolgendo il Governo nazionale e regionale, la Prefettura di Caltanissetta, la Deputazione nazionale e regionale della provincia di Caltanissetta, il Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta e le rappresentanze dei lavoratori, al fine di discutere le conseguenze occupazionali e sociali della cessione di Telecontact, nonché per sollecitare il gruppo TIM affinché garantisca una piena tutela contrattuale dei dipendenti coinvolti nel trasferimento.
L’intento dei consiglieri comunali è anche quello di fare rete con i comuni delle altre città interessate, come Catanzaro, Napoli, Roma, L’Aquila, Milano, Ivrea e Aosta, al fine di definire una posizione unitaria volta alla salvaguardia dei posti di lavoro e alla difesa della filiera dei servizi di customer care.
Come sottolineato trasversalmente dagli interventi dei consiglieri, inoltre, sarà sollecitata la Regione Siciliana a inserire la vertenza Telecontact nel monitoraggio regionale delle crisi industriali, affinché venga riconosciuta formalmente come situazione di crisi e si apra un tavolo regionale di confronto con l’azienda e i sindacati.
Sono intervenuti nel corso dell’adunanza i consiglieri Turturici, Mazza, Gambino, Petitto, Cancelleri, Mosca, Palermo, Lomagno, Genovese, Dierna, Vagginelli.
“Un tema che, come ripetuto da molti consiglieri intervenuti, deve interessare tutta la politica senza distinzioni di colori e partiti, perché sarebbe la sconfitta di un’intera comunità – ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo Economico e Attività Produttive Guido Delpopolo.
Non comprendiamo come grandi colossi possano mettere a rischio il futuro dei lavoratori, come non comprendiamo come non riescano ad esprimere con chiarezza come intendono operare nei prossimi anni a tutela di queste persone.
Questa battaglia non è solo quella di questi dipendenti ma deve essere condivisa da tutti, solo così potremmo contrapporci a delle aziende che ignorano questo Consiglio comunale, nonché le sensibilità politiche che sta esprimendo, dimenticando che il profitto che hanno oggi lo hanno ottenuto anche grazie al sudore di più di 300 dipendenti. La seduta odierna, però, è un segnale di grande unità, poiché l’obiettivo finale è comune a tutto il pubblico consesso e all’Amministrazione. L’impegno come assessore di competenza, è quello di portare sul tavolo regionale e nazionale questa problematica, che non deve assolutamente finire nel dimenticatoio.
È chiaro che la soluzione di questa situazione non passa da questo Comune – conclude l’assessore Delpopolo, ma questa Amministrazione è pronta a scendere in piazza a Palermo e Roma, perché abbiamo un onere importante, che è quello di accompagnare i lavoratori di questo territorio nella richiesta della certezza del proprio futuro”.
A margine di tutti gli interventi, ha preso la parola anche il Sindaco Walter Tesauro: “Ho ascoltato tutti gli interventi dei consiglieri, alcuni accorati, altri tecnici, ma tutti con un’unica direzione, che è quella a salvaguardia dei dipendenti di Telecontact.
Chiamerò i sindaci di tutte le città dove insiste Telecontact e incontrerò presto il presidente dell’ANCI Gaetano Manfredi, perché se siamo coordinati anche a livello nazionale, potremmo farci sentire. Il tessuto lavorativo non ha colore politico, qualsiasi garanzia che sarà messa sul tavolo, come quella dei prossimi 48 mesi, non è sufficiente. Dopo anni di fatica legate a un contratto indeterminato, non si possono far tornare nel precariato e nell’incertezza assoluta centinaia di famiglie.
Bisogna avere innanzitutto rispetto dell’uomo e del proprio lavoro, che deriva anche dalla nostra Costituzione. Queste persone hanno costruito una famiglia qui, la propria vita, magari stanno pagando dei mutui, hanno delle spese da sostenere e hanno dei progetti legati al nostro territorio; anche se riuscissero a lavorare ancora per anni, non è concepibile che possano essere costrette in ultima battuta ad abbandonare il proprio territorio. Noi lotteremo anche perché possiate restare.
Il problema, infatti, non riguarda solo il nostro territorio – spiega il sindaco Tesauro – ma 1500 famiglie complessive, a prescindere dalla sede di lavoro, che potrebbero essere spostate molto lontano dai propri cari. Non ci basterà neanche sapere che fra quattro anni avranno ancora un lavoro, perché non è giusto lasciare il territorio dove si sono poste le basi della propria vita a seguito di anni e anni di fatica.
Per il ruolo che abbiamo come rappresentanti dei cittadini – conclude il primo cittadino nisseno – siamo chiamati a fare il massimo per tutelare i lavoratori”.
Dopo il relativo dibattito, la proposta di deliberazione (n. 94 del 28/10/2025) è stata approvata all’unanimità dal Consiglio comunale di Caltanissetta.
A seguito della votazione, la vicepresidente Federica Scalia ha dichiarato chiusa la seduta.
Video dell’intero consiglio
https://caltanissetta.consiglicloud.it/meetings/RWU4bHk1cUxUNHc9
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Fonte sito Comune di Caltanissetta
