Nella vita, “mai dire mai”
Immaginate un attimino la scena: i nostri eroi, paladini del “mai con loro”, folgorati sulla via di Damasco, o forse sulla via di una poltrona più comoda in giunta e due in prossimità di un bel balcone, si appresteranno a breve, insieme agli amici ritrovati, a illuminare le menti dei loro elettori.
Un momento così epocale che le campane delle chiese cittadine suoneranno a festa… forse.
Dopotutto, cosa c’è di più urgente per la città di sapere chi siederà su quella poltrona imbottita e dove siederanno i due “transfughi”?
Problemi come strade colabrodo, servizi che funzionano a singhiozzo, per non dire male, aumenti oltre l’annunciato, con un futuro incerto per i giovani, insieme a tanti altri problemi, sono sciocchezze che impallidiscono di fronte a questo vero dramma.
E l’artefice di tale metamorfosi?
Un abile “incantatore”, un moderno Mago Merlino che con le sue parole e relative promesse, ha trasformato l’acqua in vino…o meglio, ha convinto un capo e due consiglieri dall’opposizione di passare in maggioranza, anche se “ad oggi” siedono ancora tra i banchi degli “oppositori”, magari non opponendosi più troppo.
Chissà quali arcani sortilegi avrà mai utilizzato. Probabilmente un amuleto a forma di scranno o un filtro magico al profumo di carriera politica.
Ma il tempo stringe. Le lancette dell’orologio politico girano e il Libero Consorzio Provinciale reclama anch’esso la sua dose di nomine.
Ma lì la faccenda si complica, visto che c’è chi vigilerà, intenzionata a non smorzare i toni sulla trasparenza, parole chiare e nette annunciate nella sua conferenza stampa e ribadite al momento dell’insediamento, che non sono piaciute a tanti, in particolar modo quelle sulla legalità e la trasparenza per gli incarichi da affidare nell’ente provinciale, sperando che la politica non vuole togliersi i “debiti” non saldati dalle campagne elettorali.
Un vero rompicapo degno di un cruciverba della Settimana Enigmistica, con caselle da riempire e equilibri, precari, da mantenere, dove anche i più “moderati”, si cominciano ad innervosire.
Riusciranno i nostri eroi a districarsi in questa selva di veti incrociati e ambizioni recondite?
E dire che i postini hanno già suonato alla porta, rigorosamente due volte, lasciando anche l’avviso di giacenza, per non dimenticare quanto detto.
E i cittadini, nel frattempo attendono con il fiato sospeso, rosicchiando pop-corn virtuali e aggiornando compulsivamente le pagine dei social, nella speranza di trovare qualche notizia.
Non sia mai che si perdano un dettaglio di questa avvincente saga.
Perché, diciamocelo francamente, in una città dove le notizie in privato volano più di quelle del Pettirosso, questo “gossip” politico è pane quotidiano, un succulento diversivo dalla monotonia quotidiana e all’apatia nissena, ovviamente non per loro, tanto impegnati e attivi nel riunirsi, parlare al telefono e chattare per trovare una soluzione che tarda ad arrivare.
Quindi, “padrone di casa & C.”, fateci un favore e rompete questo silenzio assordante.
La città, con la sua proverbiale pazienza, attende.
E chi lo sa, tra una puntata e l’altra, magari qualcuno si ricorderà di avervi votato, sempre che nel frattempo non se ne sia pentito. Ad Maiora
