Venera Alaimo, amministratrice della casa di riposo Santa Chiara di Caltanissetta, rimasta coinvolta nella vicenda dei maltrattamenti nei riguardi di alcuni anziani all’interno delle stessa casa di riposo, ha ottenuto la scarcerazione ma andrà agli arresti domiciliari.
Lo ha deciso il Tribunale di Caltanissetta, la sezione del riesame dopo aver esaminato la sentenza emessa lo scorso 12 marzo dalla Corte di Cassazione che ha annullato con rinvio l’ordinanza emessa dal Tribunale di Caltanissetta e in parziale accoglimento del riesame, ha sostituito la misura della custodia cautelare in carcere con quella degli arresti domiciliari.
Venera Alaimo è difesa dall’avv. Umberto Ilardo e dall’avv. Antonio Impellizzeri.
Rimane per la Alaimo il divieto di comunicare con persone diverse da familiari e conviventi, anche tramite strumenti telefonici, informatici e telematici e non potrà allontanarsi dal luogo dive è agli arresti domiciliari, pena il ritorno alla custodia in carcere.
Venera Alaimo era stata tratta in arresto dai Carabinieri nel dicembre dello scorso anno assieme ad altre otto persone a Caltanissetta (sei in carcere e tre ai domiciliari), in seguito ad un’indagine su maltrattamenti avvenuti all’interno della casa di riposo “Santa Chiara”, zona Santa Flavia, di cui la stessa Venera Alaimo è amministratrice.
