Infrastrutture. L’ex sindaco chiama in causa Schifani «Ora si riprenda tutti i soldi “confiscati” da Salvini»
In un articolo apparso ieri su La Sicilia, l’ex sindaco Gambino lancia un allarme.
“Sta diventando una storia pirandelliana quella della strada degli Scrittori, o meglio la strada statale 640 che collega la città di Agrigento con l’autostrada A19 Catania – Palermo: da una parte c’è la “Capitale della cultura” 2025 che avrà un collegamento veloce con il centro dell’isola, dall’altra c’è Caltanissetta che viene bypassata dalla strada statale, in più sia la zona nord con quella sud della città non possono essere collegate tra loro per via del crollo del ponte Sangiuliano ritenuto pericolante durante la realizzazione della mega opera che ancora non è conclusa. E ora quei soldi per la sua realizzazione sono “scomparsi”.
Da qui la provocazione di Roberto Gambino, ex sindaco di Caltanissetta a Schifani: disimpegni il finanziamento di un miliardo e 300 milioni di euro “confiscato” da Salvini per la realizzazione del Ponte sullo Stretto e giri le somme all’Anas per la realizzazione delle importanti infrastrutture inserite nel contratto di programma per la Sicilia. E tra queste opere c’è anche il viadotto demolito.
Ma per comprendere la questione bisogna riavvolgere il nastro del tempo quando è stata decisa la realizzazione del “La strada degli scrittori” perché congiunge città dove sono nati e vissuti alcuni scrittori italiani come Leonardo Sciascia e Rosso di San Secondo, ma lo scrittore a cui si è maggiormente riferito il sistema Mit – Anas con in testa Salvini, è Pirandello, sepolto in località
Kaos ad Agrigento. Dopo dodici anni di lavori «durante i quali la città di Caltanissetta è rimasta isolata dal resto del mondo, subendo danni irreparabili nei suoi sistemi produttivi e commerciali» ricorda Gambino «risulta di tutta evidenza il disimpegno finanziario di 72 milioni necessario
per la ricostruzione del viadotto Sangiuliano».
La ricostruzione del ponte è imprescindibile perché collegherebbe con una viabilità di scorrimento interno i due svincoli di Caltanissetta nord e Caltanissetta sud, rendendo il sistema di accesso della città alla viabilità regionale, finalmente efficiente.
«In questo momento si preferisce aprire la galleria Caltanissetta al fine di collegare direttamente
la città di Agrigento all’autostrada A19 – ricorda l’ex sindaco – costringendo gli automobilisti che
devono recarsi a Caltanissetta a compiere un giro infernale o a percorrere a senso unico alternato la via Borremans (ex statale 122 bis) dove finalmente si stanno eseguendo i lavori di ristrutturazione dell’importo di 4 milioni, ottenuti dalla mia amministrazione nel contesto
dei lavori della statale 640, mentre non si hanno ancora notizie dei 2 milioni e 800 mila euro attribuiti al Comune di Caltanissetta, quali “opere di compensazione ambientale” necessari per il consolidamento della frana di contrada La Spia e propedeutici al ripristino della circonvallazione
di Santo Spirito, arteria importante per divincolare il traffico in entrata alla città e inserita
nel piano urbano per la mobilità sostenibile (Pums)».
Senza quei 74 milioni per il ponte Sangiuliano il rischio di un isolamento viario di Caltanissetta con il resto dell’isola è dietro l’angolo.
Da qui la provocazione di Gambino che ora si aspetta una risposta da Schifani e dal sindaco della sua città mentre ritiene Salvini «un ipnotizzatore » che annuncia investimenti in Sicilia e Calabria. Salvo poi “cancellarli”.