La 66enne ambasciatrice romana, che nel 2016 era diventata prima donna segretario generale della Farnesina, era stata nominata dal governo Draghi nel 2021. Un sostituto potrebbe arrivare già nel prossimo Consiglio dei ministri
Fonti accreditate annunciano l’addio anticipato di Elisabetta Belloni all’incarico di direttrice del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS).
L’ambasciatrice sarebbe scaduta il prossimo maggio. La decisione sarebbe stata comunicata da Belloni all’Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, Alfredo Mantovano. L’ambasciatrice avrebbe smentito che la scelta di lasciare l’organismo che coordina le due agenzie di intelligence sia legata all’assunzione di un nuovo incarico in un’altra istituzione. Indiscrezioni la vedrebbero a Bruxelles con la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.
Il governo vuole tempi stretti per la nomina di un successore. Già nel prossimo Consiglio dei ministri potrebbe esserci la nuova guida del Dipartimento che coordina le agenzie di intelligence. Come sempre, in questi casi, il nome uscirà da una interlocuzione tra le forze di maggioranza con l’avallo anche del Quirinale.
Gli scenari per un successore
C’è la soluzione interna, con la promozione di uno dei due vice di Belloni: Alessandra Guidi (in scadenza ad agosto) e Giuseppe Del Deo. Oppure l’ ‘incrocio’, con lo spostamento al Dis del direttore dell’Aise, Giovanni Caravelli o del direttore dell’Aisi, Bruno Valensise (quest’ultimo, peraltro, ha ricoperto per alcuni anni il ruolo di vicedirettore proprio del Dipartimento). Ma il governo potrebbe decidere di non toccare i vertici delle agenzie in un momento così delicato su vari fronti, a partire dall’intricato caso di Cecilia Sala, ricorrendo ad una nomina esterna al comparto.
Chi è Elisabetta Belloni
Romana, classe ’58, l’ambasciatrice Elisabetta Belloni, è direttrice generale del Dis, Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza, dal 12 maggio del 2021, nominata dal governo Draghi al vertice dell’Intelligence, che si accinge a lasciare, dal prossimo 15 gennaio, dopo quasi 5 anni. Studentessa al liceo Massimo di Roma, lo stesso dove ha studiato Mario Draghi, laureata in scienze politiche alla Luiss nel 1982, è entrata in carriera diplomatica nel 1985, ricoprendo incarichi, tra gli altri, a Vienna e Bratislava.
Nel 2004, prima donna a ricoprire questo ruolo, viene nominata capo dell’Unità di crisi della Farnesina, gestendo, tra le varie emergenze, i rapimenti di italiani in Iraq e in Afghanistan e lo tsumani nel sudest asiatico.
Dal 2008 al 2012 è direttore generale per la Cooperazione allo sviluppo e poi dal 2013 al 2015 assume le funzioni di direttore generale per le Risorse e l’innovazione. Promossa ambasciatore di grado nel 2014, nel 2015 è stata capo di gabinetto dell’allora ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Dal 5 maggio 2016 è stata la prima donna segretario generale della Farnesina. Negli anni il suo nome era più volte circolato come ministro degli Esteri e anche come capo del Dis, nonché come possibile candidata al Colle, prima del bis di Mattarella nel 2022.
