Riceviamo e pubblichiamo nota di Fausto Terrana, Assemblea Nazionale PD
“Anche Ismaele La Vardera lascia Cateno De Luca. Due anni e mezzo fa Sud chiama Nord eleggeva 10 deputati, oggi sono rimasti in 3.
Adesso proviamo a dirla così. Renato Schifani è il vertice di un sistema di potere assai radicato e certamente forte. Sapete, però, se è vero com’è vero che il meccanismo assodato è quello della cooptazione e delle clientele, credo che la partita sia profondamente aperta. Il favore all’amico dell’amico non potrà mai essere maggioranza in una terra di 5 milioni di persone oneste e perbene.
Non una riforma utile alla Sicilia, una gestione vergognosa della crisi idrica, una terra senza assessore all’agricoltura per aspettare gli sviluppi dei guai giudiziari di Luca Sammartino mentre un intero settore si trovava in ginocchio, premi alla sanità privata anziché strutture pubbliche, accondiscendenza all’autonomia differenziata. Questi sono e saranno.
Adesso, io credo che sarebbe utile fare tre cose:
1. Operare in maniera completamente alternativa a quel metodo: i deputati di opposizione rinuncino a qualsiasi forma di marchetta per finanziare sindaci amici con sagrette, festini e spartizioni di qualsiasi genere e tipo;
2. Dare chiaramente una visione di Sicilia con un programma concreto e coraggioso;
3. Dire senza ambiguità chi sta in una coalizione che tenga dentro Pd-5 Stelle e AVS e tutte le esperienze civiche virtuose.È tempo di partiti seri che tornino credibili per combattere un sistema puramente clientelare, di cui anche Cateno De Luca vuole essere stampella. E chi decide di prendere le distanze da questi avvicinamenti fa bene. Ed in questa direzione bisogna organizzarsi, ad ogni costo.
Fausto Terrana
Assemblea Nazionale PD”