La rilevazione dell’Ati. Il dato ufficiale sulle dispersioni delle condotte in provincia è impietoso: oltre un terzo delle risorse idriche non arriva nelle case dei cittadini
Oggi sul quotidiano La Sicilia si legge che a Caltanissetta, come nel resto della Sicilia si perde più di un terzo dell’acqua immessa nelle condutture.
Sempre nell’articolo si legge “il Centro di Ricerca sugli enti pubblici ha condotto un’analisi sulle criticità nella gestione delle risorse idriche in Italia. In particolare la verifica ha riguardato i capoluoghi di provincia ed è emerso che oltre un terzo dell’acqua immessa nelle reti di distribuzione viene dispersa. Se da un lato Como si distingue per una gestione efficiente con solo il 9% di acqua che si perde, all’altro estremo della classifica figura Potenza, dove addirittura ben il 71% dell’acqua immessa nelle infrastrutture idriche non raggiunge i cittadini. Tra l’altro il fenomeno della dispersione idrica non riguarda solo il Sud, perché è emerso, per esempio, che Belluno registra il 64% di perdite, ed Imperia, La Spezia e Gorizia superano il 50%. In Sicilia – in base ai dati del Centro di Ricerca – il maggiore livello di dispersione si registra a Siracusa con il 65%, seguita – tra i capoluoghi dell’Isola da Messina (58%), Agrigento (52%) e Palermo (50%). I dati dell’indagine che sono stati diffusi non comprendono i capoluoghi di provincia con dispersioni inferiori al 50%. Nella tabella del “Centro Rep” non figura pertanto Caltanissetta, dove comunque si stima che le perdite siano vicine ad un terzo dell’acqua immessa nella condotta. L’ultimo dato ufficiale sulle dispersioni, si legge sempre nell’articolo, che però riguarda l’intera provincia, è quello allegato alla recente relazione approvata dall’Ati di Caltanissetta, l’Assemblea territoriale idrica, in sede di approvazione delle nuove tariffe da applicare agli utenti del Nisseno per i consumi dell’acqua. In tale relazione, passata al vaglio dei sindaci lo scorso mese di febbraio, si faceva riferimento esplicito alle «criticità dovute alla precarietà in cui versano le reti di distribuzione interna» e che comportano «notevolissime perdite lungo le reti stesse». «Dalle rilevazioni effettuate – riportiamo testualmente – si evince che al 31 dicembre 2023 la percentuale dell’acqua dispersa per l’inefficienza delle reti di distribuzione e di adduzione è pari al 38,6%. Tale situazione comporta una distribuzione idrica di tipo turnato nella quasi totalità dei 22 Comuni gestiti da Caltaqua».
Dunque l’Ati rimarca che per ogni 100 litri di acqua erogata, oltre 38 si disperdono attraverso le reti colabrodo.
Quest’ultimo passaggio è molto allarmante in considerazione anche del cambiamento climatico e della non efficienza di invasi e condutture esterne.
Da non dimenticare che proprio a Caltanissetta c’è il famoso e tanto sbandierato finanziamento da 4,2 milioni di euro per il rifacimento parziale della rete urbana, ma di cui al momento nulla ci è dato sapere, rimanendo in attesa anche dei dissalatori, che, qualora entrassero in funzione rifornendo le zone vicine, “libererebbero” migliaia di litri d’acqua a favore delle zone interne, essendo impossibile pomparla sino alle nostre altitudini.
Foto da La Sicilia
