In commissione Giustizia della Camera la proposta di legge, ennesimo atto del braccio di ferro tra centrodestra e toghe
Santalucia: «Non si capisce il senso, è in controtendenza alla legalità e genera sfiducia»
In commissione Giustizia si consuma l’ennesimo atto dello scontro tra toghe e maggioranza di governo.
Alla Camera il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Giuseppe Santalucia, ha bocciato la proposta – all’esame dei parlamentari – di istituire attraverso una legge la Giornata nazionale in memoria delle vittime di errori giudiziari.
«Dubito che così si possa raggiungere un risultato utile o una sensibilizzazione diffusa dell’opinione pubblica su questo tema. Il pericolo piuttosto è di indurre sfiducia pubblica nel sistema giudiziario e dare un messaggio in controtendenza rispetto alle numerose giornate in memoria della legalità», dice il leader dell’Anm facendo un esempio: «È come se volessimo
istituire una giornata i memoria delle vittime degli errori diagnostici e terapeutici, che sono un dramma come l’errore giudiziario. Ma non ne capisco il senso».
La giornata sarebbe istituita – secondo la relazione della deputata leghista Ingrid Bisa che ha proposto la legge – il 17 giugno, giorno dell’arresto del conduttore televisivio EnzoTortora,
che nel 1983 fu sottoposto ingiustamente alla misura della custodia cautelare in carcere ed è «simbolo di tutte le vittime degli errori giudiziari.
Da allora si legge nel documento – è cambiato ben poco.
Ancora oggi troppi innocenti finiscono in carcere: in media 1.000 ogni anno, quasi tre al giorno, oltre 26mila negli ultimi venticinque anni. Lo Stato ha già speso in risarcimenti più di 740 milioni di euro e il conto prosegue al ritmo di 81mila euro al giorno.
La presente proposta di legge intende dare dignità e riconoscimento, seppur in modo simbolico, ai protagonisti di storie strazianti, a innocenti accusati dei reati più diversi e tremendi sulla base di prove inesistenti o senza fondamento».
In quella giornata si punta a promuovere negli istituti scolastici di ogni ordine e grado «iniziative volte alla sensibilizzazione sul valore della libertà, della dignità personale, della presunzione di non colpevolezza » .
