Quando pensiamo alla politica, spesso ci focalizziamo sulle dinamiche nazionali, sui grandi dibattiti in TV e sulle figure di spicco.
Ma è a livello locale che si gioca una partita altrettanto importante, forse la più cruciale per la nostra la vita quotidiana.
In contesti più piccoli, come il nostro, il politico assume un ruolo significativo, rappresentando i cittadini con i loro problemi e le loro speranze.
Ed è qui che si fa la differenza.
Da un lato, abbiamo il politico che sembra agire solo per il proprio tornaconto, sempre con un occhio puntato sulle prossime elezioni. Le sue azioni sono spesso dettate dalla necessità di raccogliere consensi, promettendo ciò che è popolare e necessario, anche se poi non mantiene le promesse.
Dall’altro lato, troviamo un politico che vede la rappresentanza del proprio territorio come un vero e proprio mandato di servizio. Questo politico agisce non solo per chi lo ha votato, ma per l’intera comunità, riconoscendo che il bene comune è l’unico vero motore di progresso.
Questo approccio produce un duplice e potentissimo risultato.
Innanzitutto, soddisfa le esigenze immediate dei cittadini, portando a casa risultati concreti che migliorano la qualità della vita e non si tratta di una semplice strategia per vincere le future elezioni, ma della logica conseguenza di un lavoro ben fatto.
Nelle piccole realtà, dove le sfide economiche e sociali sono spesso più acute, l’efficacia di un politico si misura non tanto dalla brillantezza, ma dalla sua capacità di creare sinergie, cioè quando riescono a mettere da parte le divisioni ideologiche e gli antagonismi personali, alleandosi anche con forze politiche diametralmente opposte, ottenendo risultati straordinari.
I progetti che sembravano irrealizzabili trovano una nuova spinta, trasformando le promesse in realtà che si toccano con mano. La collaborazione diventa l’orchestra che accompagna il solista, amplificando la potenza e l’efficacia di ogni singola azione.
Al contrario, in realtà dove regnano le ripicche, le divisioni e la continua ricerca di scontri politici i progetti rischiano di rimanere bloccati.
L’energia che dovrebbe essere dedicata a risolvere i problemi dei cittadini viene dispersa in attacchi personali e battaglie inutili, mentre i progetti rimangono solo sulla carta, le opportunità svaniscono e la comunità finisce per pagare il prezzo di una politica che ha dimenticato il suo vero scopo, servire i cittadini, non servirsene.
La storia ci insegna che il progresso di una comunità non è mai il risultato di un singolo individuo, ma della visione e del lavoro collettivo di chi ha veramente a cuore il proprio territorio. Solo mettendo da parte il protagonismo e adottando un approccio collaborativo, i politici locali possono dimostrare di meritare la fiducia che i cittadini hanno riposto in loro.
Esempio tipico di quanto scritto sopra, sono le città di Caltanissetta ed Enna.
Due piccole realtà che soffrono, più di altre, la crisi economica e lo spopolamento.
Ma mentre a Enna la politica si è da sempre coalizzata, cercando di portare innanzitutto a casa il risultato, per poi magari “litigare” su chi deve gestire il tutto, da noi le divisioni, le ripicche e altri interessi, non hanno consentito la realizzazione di tanti progetti che oggi vedono Enna brillare rispetto a noi.
Tematiche come Università e Sanità, gli unici volani in territori dell’entroterra siciliano che poco di altro hanno da offrire, ad Enna sono diventate i due carte vincenti tirate fuori e ben gestite dalla politica locale, mentre da noi le carte sono rimaste in mano a pochi e le promesse rimaste non mantenute.
La dimostrazione di quanto detto la troviamo nel video sotto. Era il 24 febbraio 2023 quando a Enna si tenne un consiglio comunale aperto proprio su questi temi e alla fine il sindaco concluse dicendo “E’ stato chiarito dagli onorevoli Lantieri e Venezia che il Policlinico sarà interamente realizzato ad Enna”. (Lantieri Forza Italia, Venezia Pd)
Video intervento Lantieri che usa anche espressioni forti nei confrtonti del collega nisseno al minuto 5:45
Giorni dopo, esattamente il 27, si tenne a Caltanissetta un consiglio simile, ma di quanto detto e sostenuto a Enna nessuno pare ne sapesse nulla e proprio per questo qualcuno lo ricordò.
Video intervento presidente Associazione Caltanissetta Si Cura
Alla fine, come era abbastanza prevedibile venne ribadita la volontà di tutti nell’impegnarsi per non assistere all’ennesimo “scippo” (cit.).
La situazione al momento è apparentemente ferma, anche se nel frattempo ci tocca constatare che Enna va avanti sia con l’Università che con al Sanità e noi aspettiamo ancora che dalle promesse si passi ai fatti.
Di positivo abbiamo che, dopo oltre un anno, è stato nominato il presidente del Consorzio universitario e non resta che sperare che una volta per tutte si mettano da parte le appartenenze politiche e si guardi veramente al bene della città.
Forse a da noi bisognerebbe smettere di fare i protagonisti e coinvolgere tutte le forze politiche nel coalizzarsi per portare avanti quei progetti che da altre parte son riusciti a fare solo coalizzandosi.
Un concerto di un solista, bravo per quanto possa essere, risulta sicuramente meno efficace se dietro non ha un’orchestra che lo accompagna. Ad Maiora
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