Auto blu e missioni, indagato anche l’autista per il reato di falso ideologico in atto pubblico. Sono una sessantina i viaggi contestati. I legali del presidente dell’Ars: “Nel nuovo avviso conclusione indagini modifiche parziali”
Arrivano altre accuse al presidente dell’Ars Gaetano Galvagno. La Procura di Palermo, infatti, contesta – anche al suo autista Roberto Marino – il falso ideologico in atto pubblico. Questo per aver attestato, secondo l’accusa, il falso per gli spostamenti dell’auto blu.
In particolare, come si legge nell’avviso di conclusione indagini, Marino “quale pubblico ufficiale nella veste di assistente parlamentare addetto alle funzioni di autista del presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Gaetano Galvagno e per tale ragione agente di pubblica sicurezza”, firmando “atti pubblici consistenti in fogli di 16 avvenuta missione con annessa richiesta di rimborso spese”.
E Galvagno, quale pubblico ufficiale, “apponendo sui predetti fogli delle attestazioni di conferma attestavano giorni ed orari di inizio e fine delle missioni non corrispondenti a quelli effettivi; sulla base di tale atto, che costituiva presupposto necessario, Marino attestava l’effettuazione di spese mai sostenute in occasione delle predette missioni”.
Indagati in “concorso morale e materiale”
Secondo la Procura palermitana, Gaetano Galvagno e il suo autista Roberto Marino, indagati, “in concorso morale e materiale fra loro” mediante “artifizi e raggiri consistiti nell’attestare falsamente date ed orari dei servizi di missione, nonché inesistenti spese di missione (presentando ricevute comprovanti costi mai sostenuti dal Marino), inducendo in errore il personale dell’amministrazione dell’Assemblea Regionale Siciliana destinatario delle richieste, lo determinavano ad erogare in favore del Marino somme di denaro per indebite indennità di missione ed indebiti rimborsi di spese”,
Si legge nell’avviso di conclusione indagini che prosegue: “cosi procurandosi un ingiusto profitto pari ad euro 19.277,37 (di cui 12.849,00 euro a titolo di rimborso spese e 6.528,37 euro a titolo di diaria) in danno dell’Amministrazione. Con l’aggravante di aver commesso il fatto in danno dell’ente pubblico Assemblea Regionale Siciliana”.
Le accuse dei pm: “Auto blu usata per acquisto fiori, pranzi e incontri”
C’è “l’acquisto di un mazzo di fiori”, il 20 maggio 2024. Oppure il “prelievo in albergo della sorella” o il “trasporto di generi alimentari” l’8 luglio 2024. Sono soltanto alcuni dei numerosi utilizzi dell’auto blu del presidente dell’Ars indagato per peculato dalla Procura di Palermo.
Sono una sessantina i viaggi contestati al presidente Galvagno e ora anche al suo autista. L’Audi A 6, sarebbe stata utilizzata dalla sorella ma anche da amici e altri politici. In ogni caso, “soggetti non autorizzati per finalità extra istituzionali”, con “spostamenti per scopi personali propri, dell’autista e dei membri del Gabinetto e della Segreteria particolare”. Sono numerosi anche i viaggi dell’auto blu dell’autista dalla sua abitazione ad Altofonte al Palazzo dei Normanni.
I legali di Galvagno: “Nel nuovo avviso conclusione indagini modifiche parziali”
“In questo nuovo capo di imputazione a carico del Presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno, ci sono delle modifiche parziali rispetto a quello precedente, per cui la Procura di Palermo contesta delle condotte. Stiamo lavorando. Le contestazioni sono parzialmente modificate e riguardano condotte relative all’utilizzo dell’auto blu e spese di trasferta riferibili all’autista Marino. In questo avviso, che integra il precedente non viene contestata l’ipotesi di corruzione per il Capodanno. Stiamo cercando di capire”. A dirlo è il collegio composto dagli avvocati Vittorio Manes, Antonino Reina e Antonia Lo Presti, i legali che rappresentano il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, indagato per corruzione, peculato, falso e truffa semplice. Galvagno ha ricevuto l’avviso di conclusione indagine che integra quello precedente ricevuto a luglio.
Nel nuovo avviso non viene contestato a Galvagno l’episodio di corruzione per i fondi per il Capodanno a Catania, mentre si aggiungono altri casi per l’utilizzo, secondo la Procura “improprio dell’auto blu”. Indagato anche l’autista Roberto Marino che avrebbe
Fonte QdS di Edoardo Ullo
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